ICI E CHIESA, QUALCOSA SI MUOVE
Pare che il governo Monti e i vertici della Chiesa italiana stiano trattando sottotraccia una riforma della contribuzione dell’Ici da parte degli enti ecclesiastici. Una buona notizia. Finora molto si era giocato sull’equivoco, da ambo le parti (Chiesa e governo italiano). Fu il governo Prodi a regalare nel 2006 un regime fiscale in parte agevolato, perché la Chiesa era esentata a pagare l’Ici da quegli immobili <non esclusivamente commerciali>. Ossia alberghi, librerie, ristoranti gestiti da ecclesiastici con fini che di fatto erano commerciali, ma che magari al loro interno avevano locali anche piccoli destinati al culto. Una situazione che si prestava a numerosi equivoci. Ora sembra che tutto si stia per chiarire, e ciò che è veramente commerciale pagherà l’Ici e ciò che non è commerciale non lo pagherà. Come è giusto che sia.