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Zorro e il Magnifico

TRA I TANTI meriti di Andrea Zorzi c’è quello di essere stato uno dei primi a cambiare lo stereotipo degli opposti, che secondo tradizione dovevano avere il braccio pesante, ma non necessariamente una testa da ingegnere nucleare. Zorro invece è sempre stato prima di tutto un uomo curioso e dotato di un’intelligenza poliedrica, ma di questo ho già avuto modo di scrivere.

OGGI torno a parlare di lui dopo aver visto l’intervista che gli ha rilasciato, per la trasmissione ‘Tracce di sport’ di cui Zorzi è una delle anime più creative, l’ex cestista Walter Magnifico, campione d’Italia e bandiera della Scavolini Pesaro. L’intervista completa la potete vedere qui http://www.youtube.com/watch?v=6TNHmUoVx6w. Io mi limito a segnalare alcuni passaggi che mi hanno colpito, nel video che dura una decina di minuti. Il primo, dopo circa un minuto: Magnifico parla di una riunione tecnica con Valerio Bianchini durata quasi due ore, prima di una partita contro Milano, con l’attenzione del gruppo che dopo mezz’ora ovviamente era già scemata. Il secondo dopo due minuti e mezzo circa, Magnifico dice: “Noi eravamo dieci persone che rappresentavano le quattromila dentro il palazzo che rappresentavano a loro volta tutta una città”. Il terzo dopo tre minuti, spassosissimo: Magnifico racconta che prima delle partite i giocatori facevano entrare dal finestrino degli spogliatoi una decina di bambini, approfittando della distrazione delle maschere. Quarto, dopo cinque minuti: una volta i giocatori vivevano la città perché il palazzetto ne era il centro, ‘oggi tutto questo non lo vedo più’, e poi, dopo il sesto minuto: dietro la parola professionismo, Magnifico vede un distacco degli atleti nei confronti dei tifosi e della piazza. Sesto spunto, ottavo minuto: “il legame sport e scuola è molto lontano. O ancora lo sport a scuola viene inteso come una perdita di tempo, oppure dobbiamo fare un passo avanti e seguire il modello americano. Dobbiamo trasmettere alle nuove generazioni l’idea che fare sport trasmette i principi indispensabili per farli crescere nella maniera giusta”.

SEGNALO un altro video, stavolta solo di volley: l’ha realizzato un bravo collega di Parma, Francesco Silva, e riguarda la storia del volley in una piazza tornata quest’anno ai massimi livelli, ma nel femminile. Zorzi c’entra anche qui, perché a Parma ha scritto pagine di storia. Lo potete vedere qui http://youtu.be/L8PAHAEXIok, se avete almeno la mia età rischia di scapparci un groppo in gola, anche se non siete mai stati tifosi di Parma (e magari certi passaggi un po’ troppo agiografici e ‘tifosi’ possono irritare i supporters avversari più caldi, ma a distanza di tempo spero che piuttosto riescano a sorriderne). Vi avverto: dura mezz’ora, anche se vola via perché mostra una serie di immagini davvero d’epoca e a tratti ha il fascino di un cinegiornale dell’istituto Luce.