Da Forza Italia a Forza Italo?
Facciamo finta che il deus ex machina del dopo Berlusconi e Monti arrivi su un treno di nome Italo. Dopo Forza Italia, forza Italo. Immaginiamo che il Cavaliere si sia in qualche modo convinto che, dopo l’era dei tecnici, non c’e’ alternativa a quel ‘salvatore’, e pazienza se il nuovo leader in passato lo aveva attaccato senza giri di parole (“Populismo becero e confuso”, “harakiri di un centrodestra che sceglie la strada della guerra civile a bassa intensità”). Lui e’ l’ultima chance per tenere insieme idee e personaggi moderati: da Gianfranco Fini a Pier Ferdinando Casini, da Beppe Pisanu fino a Corrado Passera. Lui, in fondo, e’ imprenditore come il Cav, raccoglierebbe idealmente la antica ispirazione di rendere la politica un po’ azienda. Ed e’ attaccato affettivamente ed economicamente allo sport (dopotutto, tolto il calcio, la passione degli italiani e’ la Formula Uno).
Facciamo anche finta che autorevoli esponenti dell’ex “partito dell’amore” vedano di buon occhio la nuova aspirante guida del centrodestra. E così anche molti centristi e futuristi, per non parlare di alcuni montiani. Insomma, il tutto farebbe molto comodo a tanti. Metterebbe nel dimenticatoio i vecchi rancori nel nome della salvaguardia delle poltrone, farebbe scomporre partiti in difficoltà nel nome di una nuova unita’ di moderati. Soprattutto, dal punto di vista del deus ex machina, metterebbe a frutto idee e programmi finora mantenuti nell’alveo di una semplice Fondazione.
La verità dichiarata pero’, al momento, e’ che tra i due ex nemici non ci sono stati contatti né tantomeno accordi politici. E allora perché i rumors su Luca Cordero di Montezemolo aumentano?
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