Terremoto, la paura in un tweet
Meno male che c’è Twitter. Sono da poco passate le 4 e il letto inizia a tremare. Pensavo fosse un incubo. Poi ha iniziato a muoversi pesantemente pure l’armadio. A quel punto, in pigiama, ma con l’iPhone in mano, sono scesa giù con un un paio di condomini. Il tempo di una sigaretta e sono tornata su, di corsa. A twittare. Ho scoperto che, tra i tanti vantaggi, esorcizza la paura. E ti dà conferma che la scossa non te la sei sognata, ma potrebbe pure tornare. Argh.