La forza di una squadra 2
QUESTO POST è il seguito non solo ideale del penultimo che lo precede, dedicato tra le altre cose alle iniziative spontanee nate per aiutare le persone che, tre le province di Modena e Ferrara, devono fare i conti ormai da una settimana con il terremoto. Anche oggi sono state registrate ventisette scosse, tra la mezzanotte e le 19. Una di queste, alle 15.15, è stata particolarmente violenta, ma i dettagli sul terremoto li trovate nei servizi di cronaca sui nostri portali.
QUI voglio invece raccontarvi di uno dei tanti motivi che mi fanno essere orgoglioso del mondo della pallavolo. Che non è stato l’unico ad aiutare i terremotati, sia chiaro: da tutta Italia sta arrivando ogni tipo di supporto, la solidarietà che la mia gente sta ricevendo in questi giorni è una cosa bellissima (come è bellissimo che noi emiliani stiamo dimostrando una volta di più che preferiamo ripartire subito e rimboccarci le maniche, invece che piangerci addosso).
STAMATTINA un mio amico modenese, Holly, tifoso storico della Panini oggi Pallavolo Modena, si è recato con altri ragazzi in una delle zone più colpite, a Mirandola. Ha visto le tende, ha visto molti bambini e anziani che giocano, a pallone o a carte. Con lui c’era anche una parte della tifoseria di Piacenza: hanno portato cibo (solo a lunga conservazione, si raccomandano), giochi e vestiti. E stanno organizzando una cena per raccogliere altri fondi. Dopo di loro, qualcosa faranno anche i tifosi di Cuneo, che hanno chiesto proprio a Holly di andare in avanscoperta e raccontare, per sapere come muoversi nel modo migliore. Insomma, tre tifoserie teoricamente rivali (e quelle di Cuneo e Modena lo sono da sempre, e in modo anche acceso) hanno unito gli sforzi per aiutare chi sta peggio.
Capite perché mi vanto, di questo ambiente?