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Draghi: acquisto titoli di Stato fino a tre anni non è un aiuto di stato

 Il  presidente della Bce Mario Draghi ha detto agli eurodeputati della commissione economica del Parlamento Ue che
“l’acquisto di titoli pubblici fino a 3 anni sul mercato secondario non e’ un finanziamento monetario agli stati”. Lo ha indicato l’eurodeputato italiano, Mario Mauro, ai  giornalisti alla fine dell’audizione che si è tenuta al Parlamento europeo a porte chiuse durata un’ora.

Il presidente della Bce Mario Draghi ha detto agli eurodeputati della commissione economica del Parlamento Ue che “l’acquisto di titoli pubblici fino a 3 anni sul mercato secondario non e’ un finanziamento monetario agli stati”. Lo ha indicato l’eurodeputato italiano, Mario Mauro, ai giornalisti alla fine dell’audizione che si è tenuta al Parlamento europeo a porte chiuse durata un’ora.

 Una risposta indiretta alle tante polemiche sollevate dal mondo tedesco con, in prima fila, gli esponeneti della Bundesbank. La possibilità che la Bce possa intervenire proprio sui titoli a breve, d’altra parte, ha trovato riscontro sull’andamento delle aste dei titoli di Stato italiani della settimana scorsa.
L’attesa, dunque, è tutta per giovedì prossimo quando si riunirà il consiglio direttivo della Bce: mercati e governi si attendono che Draghi, nella conferenza stampa che seguirà la riunione del board, chiarisca i dettagli su modi e tempi di possibili interventi dell’eurotower. Ammesso e non concesso che lo faccia.

Il programma di acquisti di titoli di Stato per calmierare gli spread è congelato da mesi dopo avere lanciato un primo programma di acquisti di bond pubblici sotto stress nel 2010, riattivandolo nell’agosto del 2011.