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Se il tormentone non è Pio come il pulcino

Alla radio, fortunatamente, non c’è solo il Pulcino Pio. Altrimenti, sai che noia. Per non dire peggio. L’estate 2012 che sta andando velocemente in archivio ci regala almeno un paio di sorprese, ascoltando la radio di Stato. E le due sorprese a mo’ di tormentone, ma non ci devastano l’anima e nemmeno il cervello come il suddetto pulcino (bontà sua), si chiamano “Il Colpo” e “Satellite”. A firmarle, rispettivamente, Nicolò Carnesi e l’ormai noto, almeno alle latitudini di questo blog, Colapesce. Fiero di cantare e non solo per il mio cognome (sic): “I massi non rotolano più al massimo solo sugli Ipod” che apre il pezzo del Carnesi. Cantautore più sulla scia di Brunori, con cui duetta nel disco, che su quella di Dente. Col Carnesi il calembour, tanto caro a Dente, esce di scena. E il disco, trainato da questo singolo che la radio di Stato spara fortunamente anche nelle ore di punta, è pieno di testi ironici, ricchi di riferimenti, anche 2.0 (e non solo per l’Ipod su cui rotolano  i già citati massi). “Il Colpo” resta nelle orecchie e (fortunatamente) anche nella testa. Ma senza diventare poi  dei replicanti come con il Pio tormentone estivo, per cui qualcuno ha rimediato anche le botte nel cantarlo a ripetizione (d’altronde imparare il testo a memoria non è così difficile). Stessa sorte de “Il colpo” ha il singolo di Colapesce “Satellite”. La radio di Stato, in missione anche evangelica-musicale, ci regala il duetto con Meg. E sarà un po’ per la voce sensuale dell’ex 99 Posse e sarà anche un po’ per il testo che non fa nulla per non ammiccare alla sensualità (“Facciamo l’amore, le nostre bocche sanno di sale”) e per regalarci una sanissima nostalgia per l’estate che se ne va, che anche questa canzone (mi) resta in testa. Anche in questo caso RadioRai dispensa passaggi. E’ alta rotazione. Ed è un altro lieto tormentone. E così se il tormentone non è Pio, nel senso ovviamente del pulcino, ci guadagniamo tutti. E ci guadagnano soprattutto le nostre orecchie. In questo caso viva la Rai. Come radio, si intende.