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Che stress sul bussino che va in centro

CARA GERALDINA, siamo due impiegate che lavorano vicino a piazza Repubblica e che ogni mattina si trovano alla fermata della stazione Leopolda (dopo un tragitto in tranvia la prima, in auto la seconda) per prendere il C2, ovvero l’unico mezzo pubblico rimasto (da questa parte di città) per andare in centro. Lo spartiacque, come lei saprà, è stata la decisione di pedonalizzare il Duomo e di conseguenza di sfrattare gli autobus dal centro. Ecco, vorremmo provare, con le nostre umili parole, a raccontare che tipo di bolgia si crea nell’ora di punta su queste piccole zattere dirette verso il cuore della città. Noi saliamo al capolinea, ma quando il bussino arriva a piazza dell’Unità è così stracolmo che spesso l’autista è costretto a stare fermo anche qualche minuto, tanta è la gente che – magari stremata da lunghe attese e da altri tentativi andati male – vorrebbe entrare: le porte restano bloccate, la gente pigiata come sardine, la paura dei borseggiatori, il caldo, la rabbia, e nemmeno delle maniglie a cui una persona di media statura possa aggrapparsi. Almeno fossero frequenti, i bussini. Macchè, in un’ora di punta come quella fra le 8 e le 9 di mattina ne passa uno ogni 9 minuti! E devono portare in centro tutti quelli che prima delle famosa svolta usavano il 23 o il 14, due linee e soprattutto grandi bus. Ora ci chiediamo: è giusto tutto questo? Ha un senso? Tutti apprezziamo il Duomo libero dal traffico, ma se il prezzo è così alto, se a beneficiarne sono solo i turisti, se il numero dei minibus elettrici non sono sufficienti a garantire il trasporto pubblico, allora non ci piace più.
E sappia che sono tutti esasperati come noi, gli utenti dei bussini. Compreso gli autisti, che spesso diventano il bersaglio. Siamo certe che se un amministartore dovesse prendere tutte le mattine il mezzo pubblico per andare a lavorare a un’ora precisa, si renderebbe conto di cosa stiamo vivendo e avrebbe già risolto il problema. Lei riesce a portare uno di loro sul C2, una delle prossime mattine?
Sonia Papalini e Elena Bencini
CARA SONIA e cara Elena, vi prometto che lo faccio, porterò un amministratore sul C2 alle 8 di una mattina e registrerò le sue reazioni, anche quelle non verbali. Servirebbe più di qualsiasi lettera, denuncia, interrogazione ufficiale. Provare, toccare con mano, alzarsi la mattina alle 7 per essere in ufficio alle 9, già stanchi, già stropicciati. C’è qualcosa che viene prima dei mezzi pubblici, per far muovere una città? A noi non viene in mente.