Non uccidete la MotoGp
Siamo d’accordo, il Mondiale 2012 (adesso mancano solo quattro Gp per chiudere) non ci appassiona più. Il duello Lorenzo-Pedrosa? Sicuramente apprezzabile, ma per chi, per anni e anni, è stato abituato a vivere sulle imprese di Rossi, a emozionarsi davanti a gare d’altri tempi e a elettrizzarsi per staccate al limite di gente come Stoner (o lo stesso Lorenzo), beh… la MotoGp formato 2012 fa davvero un pessimo effetto.
Il problema più grave però, adesso riguarda il futuro. Che tipo di Mondiale sarà il prossimo? E soprattutto se anche il ritorno in Yamaha di Rossi si rivelasse un mezzo passo falso come quello che ha portato Vale alla Ducati, quanto la stagione rimarrà credibile e soprattutto spettacolare? Non ci nascondiamo. Sarebbe sbagliato farlo. E così, quando il 2013 è ancora lontano mesi e mesi, alziamo subito la voce e cerchiamo di risvegliare il mondo della MotoGp. Insieme a quello della Yamaha. L’appello, dopo Aragon e in attesa di uno sprint stagionale che (per colpa anche del fuso orario) non sarà affatto da dati record per tv e giornali, è semplice: cara Yamaha metti Valentino in sella su una moto competitiva. Al massimo.
Altrimenti… sì, altrimenti il Motomondiale diventerà un mezzo spettacolo. E questo sarebbe il destino più brutto. Il peggiore. Per chi corre, per chi soffre da appassionato e per chi ama le moto. Da sempre e per sempre.