La Grecia e la F1

Giuro.

Non ci volevo credere.

E infatti ho aspettato un po’ prima di commentare la news.

Comunque, sono arrivate le conferme.

Allora.

Il governo greco (greco, eh, non tedesco) ha sbloccato una fettina di fondi pubblici (pubblici, non privati), all’incirca trenta milioni di euro, per finanziare la costruzione di uno spettacolare autodromo nella zona di Patrasso.

Obiettivo dichiarato: portare, tra le altre cose, la Formula Uno nella terra che fu di Platone, Aristostele, Euripide e più modestamente del da me amatissimo commissario Charitos.

Che considerazione vamos a far su codesto annuncio?

La Grecia, che ha i noti guai da maxi mostruoso indebitamento, può immaginare di rilanciarsi facendo accordi con Ecclestone?

E’ una idea di Briatore, partorita al largo dell’Egeo su suggerimento della Gregoraci?

E quei mastini della Troika (Fmi, Bce, Ue) come la prenderanno?

I greci, causa tagli a stipendi/pensioni/servizi sociali, sono andati via di testa?

Oppure Marione Monti non aveva capito una mazza, quando sobriamente rinunciò alla candidatura di Roma per una Olimpiade?

Infine: ma se proprio debbono farlo un Gp in Grecia (io comunque mi unirei agli indignados locali, eh), perchè non all’ombra del Partenone?

Sarà l’età (mia) ma questo mondo sta diventando sempre più incomprensibile…