Ricordando il Sic

Scriviamo insieme il ricordo di Marco Simoncelli.  Le emozioni, le gioie. La tristezza, la rabbia. Ricordiamolo insieme, un anno dopo la tragedia di Sepang. Sì, la MotoGp, senza di lui, ha cambiato faccia. Le mancano il suo sorriso, i suoi riccioloni, il suo essere dissacrante. Ma le mancano anche la sua grinta, la sua voglia di vincere, il suo essere (perché così sarebbe stato) il campione del futuro. E del presente.

Sic ha lasciato un vuoto incolmabile. E il volto di Fausto Gresini, l’altro ieri, al momento di sistemare la targa ricordo per il ‘suo’ pilota, ai bordi della pista di Sepang, era il volto di tutti noi. Triste, ancora incredulo e segnato dal dolore. Un dolore che 365 giorni dopo è rimasto identico. Indelebile. E incancellabile.

Ricordiamo insieme il Sic. Proprio come accade ancora a me, quando lo rivedo stremato ma sorridente al termine del Gp di Misano dello scorso anno, per un’intervista nata quasi a caso, ma finita con una stretta di mano, una risata e un ‘grazie’ che il Sic rivolgeva al giornalista per come era riuscito a farlo parlare di cose che non fossero solo un tempo in qualifica o un sorpasso mozzafiato. Un numero uno. Anche in questo, nei rapporti con noi, come con la gente. Con i suoi fans.

Ci manchi e ci mancherai sempre, Marco.