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L’auto fra tagli e nuove idee

Le notizie dell’ultima settimana somigliano a un bollettino di guerra. Le fabbriche europee di automobili rischiano un ridimensionamento epocale. Non c’è costruttore che possa restare insensibile al pesante calo di vendite e di reddività nel Vecchio Continente. Perfino Volkswagen(-19% di utile) ha dovuto inchinarsi alla legge della crisi, mentre altri costruttori hanno deciso drastici tagli in alcuni siti produttivi europei. Ford chiuderà lo stabilimento di Genk in Belgio e ha annunciato il taglio di due impianti in Gran Bretagna. Volvo, oggi sotto il controllo di un gruppo cinese, rinuncerà a 300 lavoratori nello stabilimento di Ghent, in Belgio, mentre il governo francese è dovuto intervenire con 7 miliardi di garanzie pubbliche per la Finanziaria che controlla il gruppo Psa (Peugeot-Citroen), da tempo alle prese con il pesante conto della crisi. Le due settimane di cassa integrazione nello stabilimento di Pomigliano, dove si produce la Nuova Fiat Panda, si collocano così in un quadro allarmante che si allarga all’intera Europa.
L’idea più ovvia è di proiettarsi fuori dai confini, di cercare spazio in quei mercati (Stati Uniti, Brasile, Russia, Cina) dove la corsa all’automobile non conosce rischio di saturazione. E’ proprio questo ampio orizzonte internazionale che consentirà ad alcuni grandi gruppi di chiudere l’anno con il segno più e di vantare profitti importanti, nonostante la depressione della zona europea.
Ma per far breccia nei mercati saturi, per indurre gli automobilsiti italiani ed europei a rinnovare il parco-macchine, servono soprattutto nuove idee, automobili medio-piccole o versatili, vetture che portino in sè il segno di un rinnovamento autentico, un tratto davvero originale. E’ quello che propone Ford con la sua B-Max, una monovolume del segmento B sviluppata sulla piattaforma della Fiesta. La rimozione del montante centrale, che tradizionalmente divide in due l’auto, la rende unica nel suo genere, ne raddoppia comfort e versatilità e lo sviluppo delle più sofisticate tecnoligie elettroniche, applicate a un segmento così popolare, aggiungono un quid importante al valore dell’auto. Un motore a benzina decisamente risparmioso, il dispositivio anticollisione e la possibilità di modulare gli interni rendono appetibile la B-Max a un pubblico che va oltre i tradizionali patiti delle monovolume e ne fanno una vera e propria auto anti-crisi.