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Berlusconi, le disastrose conseguenze di una conferenza stampa

Un lettore affezionato e quasi sempre critico (Oldbatman, che saluto) mi ha bacchettato per essere andato un po’ troppo lungo col precedente post su Berlusconi e la sua decisione di ridiscendere attivamente in campo.
Ho deciso quindi, almeno in questa occasione, di essere breve e sintetico.
Il pensiero, ancora una volta, va all’ex premier e alla lunga conferenza stampa di sabato scorso nella quale ha avuto modo e tempo per scatenarsi contro la magistratura (che l’ha condannato a quattro anni di reclusione per evasione fiscale) , contro il governo Monti e chi lo sostiene, contro la Merkel, contro Sarkozy, contro l’Europa. Lui, solo contro tutti.
E devo dire che col suo intervento Berlusconi ha ottenuto veramente risultati da grande “statista” come amava (chissà se lo fa ancora) spesso definirsi. Conseguenze che sembrano davvero disastrose, almeno per lui.
E’ riuscito infatti a dividere nettamente il suo partito, il Pdl, che fino ad oggi ha appoggiato il governo Monti, in falchi e colombe.
E’ riuscito praticamente a sfiduciare il segretario del Popolo della libertà, il suo amato (?) delfino Angelino Alfano.
E’ riuscito a convincere (impresa quasi titanica) le colombe del suo partito a prendere le distanze dalle sue parole, ipotesi fino all’altro giorno impensabile.
E’ riuscito a far balenare nei moderati che affollano il Pdl la possibilità di emigrare altrove e lasciare al suo destino un leader così volubile e rancoroso.
E’ riuscito, con le sue parole scatenate, a indurre molti elettori moderati che erano ancora incerti su chi dare il voto alle prossime elezioni, a stabilire che la loro preferenza non andrà ad un partito rappresentato da Berlusconi.
E’ riuscito, così, col suo comportamento, a regalare punti all’Udc di Casini e al Pd di Bersani.
E’ riuscito con la sua personale rivolta contro i magistrati, con l’annuncio della sua ridiscesa in campo e con le parole destabilizzanti nei confronti del governo dei tecnici e del futuro dell’Italia in Europa, a far perdere a Mediaset un bel po’ di soldi in borsa. Perdite andate avanti anche oggi e che hanno segnato quasi tutti gli altri titoli della piazza milanese. Inutile dire che lo spread è risalito.
E’ riuscito (e poi mi fermo) a far riflettere anche milioni di italiani sulle sue parole quando ha duramente accusato il governo Monti di portare l’Italia verso la recessione.
E tutti a domandarsi: lui Berlusconi, col suo governo, con quasi vent’anni di berlusconismo, dove è riuscito a portare l’Italia? Risposta: sull’orlo della bancarotta.