Arduino concede il bis
Cambiamo un po’ argomento. E’ arrivato Arduino Due. E l’occasione è ghiotta non solo per raccontare quanto fa di più rispetto alla versione uno, ma per tornare a raccontare una bella storia di genio italiano. Arduino non è che una scheda, tutta made in Italy, che ha dato il La al mondo della robotica domestica ed è da molti considerato il motore della cosiddetta terza rivoluzione industriale
«Arduino Due è un passo molto importante per lo sviluppo dell’hardware open-source in Italia — ha spiegato uno degli ideatori della scheda, Massimo Banzi — perché’ ci permette di spingere la prototipazione elettronica verso nuove frontiere: mi aspetto di vedere in giro macchine al taglio laser piu’ economiche, stampanti 3D piu’ veloci e strumenti musicali auto-costruiti piu’ performanti con dentro la piccola grande Due».
Arduino è nato nel 2005 all’interno di un istituto di interaction design di Ivrea (Torino). La sua rapida diffusione ha dato luogo alla nascita di una vasta comunità di utilizzatori, professionisti e non, diffusa in tutto il mondo. Secondo alcuni analisti, la nascita di numerose applicazioni di uso pratico a basso costo, come nel caso delle stampanti 3d fatte ‘in casa’ o per il sequenziamento ‘low cost’ del Dna, sta rapidamente modificando le catene di produzione, tanto da immaginare l’arrivo di una terza rivoluzione industriale.
E se siete curiosi, navigate, navigate…