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Benvenuto Andrea Bovolenta

Dal Qs-Quotidiano Sportivo in edicola oggi

GLI HANNO messo una tuta da Superman. Scelta azzeccata, perché Andrea Bovolenta avrà bisogno di una forza da supereroe, la stessa che ieri la mamma Federica Lisi ha dimostrato al momento di farlo entrare in questo mondo. Un mondo al quale suo padre Vigor manca tanto: Andrea è il quinto figlio del campione di volley morto in campo a 37 anni lo scorso 24 marzo a Macerata, durante una partita di B2 con la sua squadra di Forlì, stroncato mentre stava per effettuare una battuta da un problema cardiaco congenito sul quale giudici e periti stanno cercando di fare luce.
ERA LUCE anche quella che martedì mattina, alle 9.30, illuminava il volto di mamma Federica, 35 anni, e del fratellino Alessandro, 8 anni, il primogenito (ci sono anche le sorelle Arianna, 4, e le gemelle Aurora ed Angelica, uno e mezzo). Nella sala parto della clinica romana Villa Margherita, dove sono nate anche le due gemelline, tutto è andato alla perfezione, come previsto. Lo era persino il piccolo travaglio dopo il parto, avvenuto tramite cesareo. Federica ha scelto di partorire a Roma, dove si è trasferita da quando è stata assunta dalla federvolley. Anche lei è stata una nazionale di pallavolo: giocava alzatrice, smise in anticipo per dedicarsi alla famiglia. Appena nato, Andrea pesava 3.180 grammi, e dopo avergli infilato la tutina da Superman, le ostetriche lo hanno affidato alle braccia del fratello maggiore. Oggi Alessandro è l’uomo di casa, è stato lui ad accompagnare il fratellino dalla sala parto al nido. E sarà lui a raccontare ad Andrea che papà era un campione anche fuori dal campo.
Lo dimostra la marea di auguri arrivati non appena si è sparsa la notizia: i social network e internet sono stati subito invasi dai messaggi delle società per cui Vigor Bovolenta ha giocato e vinto, dei campioni che hanno condiviso con lui scudetti, campionati europei e mondiali e olimpiadi, dei tifosi che si sono stretti alla famiglia in questo momento di gioia da Ravenna a Modena, da Forlì a Piacenza, da Ferrara a Palermo. A confermare quello che Federica già sapeva, quando qualche settimana fa ammetteva: “L’arrivo di Andrea mi dà la forza per andare avanti”.