Oltre la rete c’è il grappolo

DA QUALCHE GIORNO a Modena ha aperto un nuovo locale. Si chiama ‘Vinoteca Modena‘, fa parte di una catena partita dal Veneto, ma questo è speciale perché l’hanno aperto due pallavolisti. Non ancora ex, eppure già capaci di guardare al proprio futuro. Li vedete nella foto che hanno messo sul profilo facebook del locale.

Quello a destra nella foto si chiama Valerio Curti, è un centrale e l’ho visto iniziare nei primi anni novanta quando ero il direttore sportivo dell’Upper Sassuolo, società nata dopo un campeggio in Corsica con alcuni talenti che avrebbero meritato sorte pallavolistica migliore (il capitano della prima squadra, non quella di Valerio che era più piccolo, era Maurizio Sala, che giocò anche in Coppa dei Campioni con la Daytona). Lui, Valerio, era già un ragazzo altissimo, suo padre Max fu il nostro primo presidente, e insomma avrete capito che ho un debole per lui, che ho seguito a distanza nella sua carriera tra A1 e A2 passando da Cuneo, Belluno, Verona e Perugia. Oggi è a Reggio Emilia, in A2, dove lo allena un certo Luca Cantagalli.

L’ALTRO si chiama Simone Serafini, anche lui ha avuto una carriera onorevolissima tra A1 e A2, compresa una chiamata in extremis l’anno scorso a Vibo, prima di scegliere la sua nuova strada. Quest’anno fa l’allenatore-giocatore (è un alzatore) a Crevalcore, B2 maschile, terra di terremoto. E sta aiutando una neopromossa che si dibatte tra mille difficoltà oggettive a centrare una salvezza che avrebbe del miracoloso. Simone è prima di tutto una persona intelligente: è laureato con una bella tesi sulla comunicazione nel volley (e io posso dirlo senza problemi, visto che non sono tra gli intervistati della sua tesi). Ha solo un difetto: quando inizia a parlare, non la smette più. Ma per un oste non è detto che questo sia un male.