Ma il ministro difende il made in Italy
BENE la proposta di Alfano, ma perché solo sulle spiagge la stretta ai venditori ambulanti? Quindi possono vendere articoli griffati chiaramente falsi dato il prezzo, esattamente davanti ai negozi che vendono ufficialmente quei prodotti? A Milano succede questo. Uno spettacolo veramente indegno e ci chiediamo come mai il turismo è peggiorato. Perché l’offerta è peggiorata. Lettore, ilgiorno.it
NON C’È DUBBIO, in questa estate un po’ così, Angelino Alfano ha sferrato un colpo. Ma la direttiva, inviata ai prefetti per rendere più “sicure” le spiagge italiane, è arrivata decisamente in ritardo. E soprattutto il provvedimento è stato presentato con quel linguaggio propagandistico usato per “impressionare” un certo elettorato. Un ministro dovrebbe sapere che il linguaggio è anche sostanza. Allora invece di usare un’espressione vetero-razzista, avrebbe potuto mettere l’accento su chi gestisce il mercato della contraffazione. Ma parole come mafia o criminalità organizzata evidentemente hanno meno appeal sui poveri bagnanti importunati dagli extracomunitari. «La verità – ha rilanciato Alfano – è che la nostra azione non si limiterà alle spiagge, vogliamo combattere chi violenta il made in Italy facendo anche perdere posti di lavoro e, al tempo stesso, proteggere i commercianti onesti che sono in regola». Staremo a vedere.
laura.fasano@ilgiorno.net