Hamilton, il Campione è il più bravo
Penso onestamente sia giusto così. Peccato per i guai di Rosberg, l’emozione finale non c’è stata. Romantico il desiderio di voler tagliare comunque il traguardo, nonostante i guasti.
Il verdetto è ineccepibile.
Hamilton torna sul trono sei anni dopo la gioia in extremis di Interlagos 2008.
Non credo che quella sera, mentre le lacrime di Massa allagavano San Paolo, non credo, dicevo, che Lewis immaginasse di dover attendere così tanto, per il bis.
Rosberg è stato bravo nell’arco della stagione. Mi ha anche stupito, come ho raccontato spesso, per le prestazioni in qualifica.
Ma in gara, complessivamente, non c’è stata partita.
E nel sostenere questo nulla tolgo ai meriti di Nico. A me piace come pilota, a suo tempo l’avevo proposto in Ferrari al posto di Massa.
Semplicemente, a mio giudizio il Nero ne ha di più.
Sul dominio Mercedes, ci siamo espressi da marzo in poi.
E’ il frutto di un gigantesco investimento, in tecnologia e risorse umane.
Sono contento per il mio amico Aldo Costa. So cosa ha patito nel 2011, quando lo cacciarono dalla sera alla mattina in quel di Maranello.
La vita offre sempre una occasione di rivincita, a chi ne ha diritto per serietà, impegno, competenza.
E a proposito di Ferrari, faccio come il tenero Giacomo sulla Settimana Enigmistica: vi rimando a quello che prossimamente avrò modo di scrivere sull’era Arrivabene, che sta per cominciare.
E’ stata l’ultima di Alonso vestito di rosso. Ho già espresso la mia gratitudine, enorme, al pilota. Sul personaggio, ognuno si tenga la sua opinione.
E’ stata l’ultima di Mattiacci. Ha fatto un lavoro difficilissimo in circostanze complicatissime. Non gli hanno dato il tempo di verificare la qualità delle sue intuizioni. Succede, nella vita.
Sono contento per Massa, davvero.