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La rivoluzione liberale di Berlusconi si dissolve in un saluto romano

Chi segue questo blog da qualche tempo sa perfettamente che non sono mai stato tenero nei confronti del cavalier Berlusconi. E non ho mai sopportato certi spregiudicati comportamenti privati mentre rappresentava istituzionalmente tutti gli italiani, essendo presidente del Consiglio. “Not in my name” dicono gli americani. Come dire, da libero e privato cittadino puoi fare come ti pare (sempre rispettando le leggi). Se mi rappresenti come presidente del Consiglio, anche in privato non puoi comportarti come più ti aggrada. E non potrò mai dimenticare quel commesso in un negozio di New York che, sentendomi parlare, cominciò a sghignazzare dicendo: “Italiano? Bunga bunga”.

Acqua passata, dirà qualcuno. Certo acqua passata, anche se la storia del bunga bunga mi sembra stia tornando prepotentemente alla ribalta con la pubblicazione delle telefonate avute da Berlusconi col signor Tarantini da Bari dove ovviamente si parlava di ragazze, alcune molto molto giovani, e possibili “cene eleganti” nella villa di Arcore. Intercettazioni, fatte uscire in qualche modo dal palazzo di giustizia del capoluogo pugliese, effettuate quasi sei anni fa e divulgate in questi giorni. Chissà perché e chissà da chi.

Fatta la doverosa premessa, devo dire che oggi il Cavaliere mi fa una certa impressione: ha quasi ottant’anni, non sembra in grande forma fisica, ha un problema agli occhi, ora si è fratturato anche un malleolo e cammina con una stampella, è stato condannato in via definitiva per evasione fiscale e forse è atteso da qualche altro problemino con la giustizia. Oltre a tutto questo sembra, nella sua vita privata, dannatamente solo.

Anche in Forza Italia le cose non sembrano andare affatto bene: è duramente contestato dall’ex governatore della Puglia Raffaele Fitto che pretende il rinnovamento del partito, dell’amico Gianni Letta non si sente più parlare, l’amico Verdini è sparito dalle cronache, altri ancora sembrano essersi allontanati per lidi diversi.

In tutta questa confusione non solo il Cavaliere ha deciso di affidare le sue sorti politiche allo scudiero Renato Brunetta, fiero oppositore di Matteo Renzi (anche se Berlusconi continua a coltivare un rapporto di simpatia col giovane premier) ma ora in vista delle elezioni regionali starebbe pensando ad una possibile alleanza con la Lega di Matteo Salvini col quale proprio poche ore fa ha avuto un incontro “simpatico e cordiale”.

E la cosa lascia davvero perplessi anche tanti fan di Forza Italia. Certo, il partito del Cavaliere è in crisi, i sondaggi lo danno in picchiata, Matteo Salvini giovane e rampante sembra al contrario intercettare tanti consensi (anche se pure lui ha le sue beghe interne col sindaco di Verona Tosi): ma può Berlusconi per tentare di evitare una sconfitta elettorale, allearsi con un partito che sembra andare d’amore e d’accordo non solo con i destrorsi Fratelli d’Italia di Giorgia Meloni (a proposito, ma come mai sarà così amata da La7?) ma addirittura con il movimento di estrema destra che si chiama “CasaPound” ed ospitata trionfalmente da Salvini sul palco in occasione della manifestazione a Roma? No, mi riesce davvero difficile pensare che Berlusconi possa ritrovarsi in compagnia di personaggi che hanno ancora la mente rivolta a Mussolini, al fascismo e al saluto dei legionari.

Non posso credere che il sogno della rivoluzione liberale tanto agognato e sbandierato da Berlusconi (e mai realizzato) possa dissolversi in un saluto romano.

Ah, se Berlusconi avesse un sussulto di … vogliamo dire amor proprio?