Il sostegno alla famiglia per la crescita

MI FA SORRIDERE questa ricerca che parla di un boom di papà baby sitter. Per prima cosa mi sembra ovvio che un padre trascorra tempo con il figlio visto che è di tutti e due i genitori. Poi, nel resto d’Europa è così da sempre. Nina, ilgiorno.it Se mi occupo di mio figlio, non sono un mammo, neppure un papà, ma sono il papà. Se ho la possibilità di usufruire di permessi o di congedi per stare con loro, perché non farlo? Daniele, ilgiorno.it

NEGLI ULTIMI ANNI è aumentato in Italia il numero di papà che accudisce i figli. Molti uomini decidono cioè di sfruttare il congedo parentale per prendersi cura dei propri figli. Nulla di nuovo negli altri Paesi, una mezza rivoluzione da noi abituati, come siamo, ad una figura femminile che deve essere moglie-madre-lavoratrice e una maschile alla quale tutto sommato si continua a chiedere soprattutto di portare a casa lo stipendio. Se sarà confermato questo maggiore equilibrio nell’impegno di entrambi i genitori verso i figli ciò contribuirà ad una vera parità nelle opportunità di carriera, abbattendo il tradizionale modello con la madre a casa e il padre al lavoro e questo vale soprattutto per le donne-manager. In realtà, pur in presenza di qualche timido segnale, si ha la sensazione che manchi ancora in Italia una cultura della famiglia e della genitorialità: anche perché il sostegno alla natalità non sono una spesa, o una concessione benevola, ma un investimento per lo sviluppo e la crescita. Di tutto il Paese. laura.fasano@ilgiorno.net I