Calcio, donne e quelle battute troppo infelici
Il presidente della Lega dilettanti è stato poco rispettoso con quella frase sulle giocatrici che definisce quattro lesbiche. Ma quello che ferisce di più è che si parla del calcio femminile solo quando uno spara battute infelici.
Mietta, il giorno. it
È il minimo che queste ragazze non scendano in campo. Bisogna mostrare che certi atteggiamenti non sono più tollerate. Belolli deve essere cacciato.
Giampi, ilgiorno.it
L’ abbiamo capito che del calcio femminile non importa nulla a nessuno. Non potrebbe essere che così se si è tollerato un presidente Fifa che, come strategia per guadagnare pubblico, propone di mettere gli hot pants per giocare. Altrove, sta faticosamente passando il messaggio che è soprattutto la mancanza di fondi a causare la differenza tra il calcio maschile e quello femminile. In Italia, invece, Felice Belloli (fino alla sfiducia di ieri) ha portato avanti la linea del predecessore Carlo Tavecchio, che oggi ha preso le distanze da quanto accaduto, ma che a suo tempo si era distinto per essere riuscito a insultare nella stessa frase le donne e i disabili. Il fatto che Belloli abbia utilizzato la parola “lesbiche” come termine dispregiativo (davvero? nel 2015?) è la quadratura del cerchio. Fa ancor più ridere e/o piangere alla luce del fatto che un anno fa la stessa Figc aveva aderito ad una campagna contro l’omofobia. Allora che dire? Prendiamone atto: il calcio vero è per i maschi. Sudare e correre dietro a un pallone non si addice a una ragazza. O no?
laura.fasano@ilgiorno.net