Pensioni, questa volta Supermatteo ha sbagliato nocciolina
“Ma non è un po’ sospetto questo tuo silenzio su Renzi, Padoan e la vicenda dei soldi da restituire ai pensionati? Di’ la verità che sei un po’ in difficoltà per il tuo idolo Renzi”.
Un amico mi scrive in privato e si diverte così.
A parte il fatto che non ho idoli (tuttalpiù, se ne avessi, potrebbero rispondere al nome di Julinho, Montuori, Hamrin, Dunga, Antognoni, Passarella, Baggio, Batistuta, Rui Costa e via così) devo confessare ad onor del vero che la vicenda Consulta – pensioni – Renzi mi ha un po’ amareggiato. Perché mi sarei aspettato un atteggiamento diverso da parte del premier sempre pronto a sorprendere col suo decisionismo e la sua prontezza di riflessi.
Ricapitoliamo brevissimamente fatti e stati d’animo.
- I giudici della Corte Costituzionale dichiarano illegittimo il provvedimento con cui l’ex ministro Elsa Fornero bloccava sciaguratamente l’indice di indicizzazione del costo della vita per le pensioni più alte. Secondo i giudici della Consulta tutti i pensionati che siano poveri, meno poveri o più ricchi devono essere trattati nella stessa maniera e non ci deve essere discriminazione.
- Davanti a tante perplessità anche da parte di alcuni esponenti del suo governo (clamoroso il sottosegretario all’economia Zanetti che arriva a dire che sarebbe “immorale” la restituzione a tutti i pensionati del maltolto) il premier Renzi annuncia subito che le sentenze della Corte Costituzionale si applicano e non si discutono.
- Bene, bravo, bis. Avanti così Matteo. Mi rendo conto che la sentenza della Corte Costituzionale possa rappresentare per quello che comporta sui conti pubblici una montagna da ottomila metri sul cammino spedito del governo, ma mi aspetto da Renzi una risposta clamorosa, di quelle da giro del mondo. Tipo: in osservanza di quanto disposto dalla Consulta restituiremo tutto a tutti rateizzando il maltolto da qui al 2018 (quando dovremmo tornare alle urne per le politiche) e restituendo quanto dovuto in Bot o in Cct.
- E mi aspetto da Renzi anche un progetto per ripianare la voragine che restituendo tutto a tutti (si parla di 15-18 miliardi di euro) si creerebbe nei conti pubblici. Proposte tipo: recupereremo i soldi combattendo strenuamente e con tutti i mezzi l’immonda evasione fiscale (che ammonterebbe secondo i bene informati a 120 – 150 miliardi di euro l’anno), recupereremo i soldi combattendo contro corruzione e malaffare, recupereremo i soldi, magari, rivedendo anche gli enormi costi della politica a cominciare dai vitalizi di cui godono tantissimi parlamentari (anche quelli che hanno lavorato per il Paese solo cinque anni della loro vita).
- Ecco, difronte alla sentenza della Consulta mi sarei aspettato da Renzi qualcosa di clamoroso e spiazzante. E invece cosa fa Supermatteo? Forse perché sbaglia nocciolina (come il mitico Superpippo disneiano che quando sbagliava nocciolina prendeva ai poveri per dare ai ricchi e difendeva i forti contro i deboli) o forse perché mal consigliato, ci pensa un po’ su, fa un po’ di conti, sottolinea che i giudici della Consulta non dicono che deve essere restituito tutto a tutti, e quindi va in tv dal bravissimo Giletti a illustrare il suo piano. Che, in parole molto povere, si basa sulla restituzione minima una tantum del maltolto e non a tutti.
- Renzi, dopo aver scoperto le carte, si è anche vantato di aver risolto la faccenda in appena dieci giorni. A parte il fatto che alla lunga non ha risolto niente visto tutti i ricorsi che si annunciano contro una decisione nuovamente discriminatoria, penso che se ci avesse pensato qualche ora di più avrebbe fatto meglio.
Certo, faccio il tifo per Renzi e continuerò a farlo perché secondo me è l’unico politico che può tirare fuori l’Italia dal pantano del passato, ma posso essere soddisfatto dalla maniera in cui è stata trattata la vicenda delle pensioni?
Mi auguro che presto ci possano essere novità sull’argomento.