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Se i bambini ingrassano e i genitori (italiani) si arrendono…

Ho un figlio sovrappeso e non riesco a metterlo a dieta. Oltretutto è attratto da bevande e dolci che tutti i bambini desiderano. Come ne usciamo? La scuola non potrebbe aiutarci?

Carla

Vengono in mente le parole di un vecchio pediatra, uno di quelli che ha tirato su diverse generazione di fiorentini: “Ecco come sono i genitori di oggi – direbbe – Delegano tutta l’educazione agli altri: la scuola, l’allenatore di calcio, la baby sitter, i nonni, se continua così chiederanno a noi pediatri di insegnare ai loro figli come si allacciano le scarpe”. Da tempo la responsabile del servizio dietetica del Meyer va dicendo che anche a Firenze quasi tre bambini su dieci sono sovrappeso (uno dei quali obeso vero). Le sue sedute con i genitori cominciano spesso così: lei manderebbe il suo bambino fuori la sera da solo? Ovviamente no, rispondono. Perché allora gli permette di mangiare schifezze o bere bevande che contengono nove cucchiai di zucchero a bicchiere consegnandolo alla vita con alte probabilità di sviluppare patologie da adulti? L’altra faccia degli italiani che pure avrebbero la dieta migliore del mondo, la mediterranea, è che se il pargolo non mangia andiamo in crisi. Salta il pranzo? Che si ingozzi pure di biscotti, dunque, purchè abbia la pancia piena. E invece. Primo, meglio magri che sovrappeso (qui da noi nessun bambino muore di fame). Secondo: attenersi alla regola del mangiare solo ai pasti regolari (è più facile evitare cibi sbagliati). Terzo: variare il più possibile (tutto serve). Quarto: evitare cibi e bevande che danno assuefazione (troppo zucchero e troppo sale, più ne mangi e più ne mangeresti). Quinto: lasciarli giocare liberamente all’aperto. E infine: i bambini imparano per imitazione (inutile imporre regole che noi per primi non seguiamo). Chi ha bisogno di un consulto al Meyer si rivolga al proprio pediatra. Investire sulla salute dei figli significa investire sugli adulti (e sulla spesa pubblica) di domani.

affaridifamiglia@lanazione.net

schifezze o bere bevande che contengono nove cucchiai di zucchero a bicchiere consegnandolo alla vita con alte probabilità di sviluppare patologie da adulti? L’altra faccia degli italiani che pure avrebbero la dieta migliore del mondo, la mediterranea, è che se il pargolo non mangia andiamo in crisi. Salta il pranzo? Che si ingozzi pure di biscotti, dunque, purchè abbia la pancia piena. E invece. Primo, meglio magri che sovrappeso (qui da noi nessun bambino muore di fame). Secondo: attenersi alla regola del mangiare solo ai pasti regolari (è più facile evitare cibi sbagliati). Terzo: variare il più possibile (tutto serve). Quarto: evitare cibi e bevande che danno assuefazione (troppo zucchero e troppo sale, più ne mangi e più ne mangeresti). Quinto: lasciarli giocare liberamente all’aperto. E infine: i bambini imparano per imitazione (inutile imporre regole che noi per primi non seguiamo). Chi ha bisogno di un consulto al Meyer si rivolga al proprio pediatra. Investire sulla salute dei figli significa investire sugli adulti (e sulla spesa pubblica) di domani.

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