Da Vettel (Filippo) a Todt (Jean)
Diceva il grande Eco che Internet è la palestra degli imbecilli.
Ovviamente io non la penso così, visto che spero di riuscire a rispondere a tutte le vostre domande.
Scuse anticipate a chi dovessi dimenticare!
@wleRosse. Ah, ‘il cuore del problema’. E ‘l’ultimo segreto’!. Premetto che erano due citazioni sottratte ai sottotioli di due edizioni della Piovra tv, la più fortunata serie prodotta dalla Rai. Io banalmente intendevo alludere alla necessità di verificare in pista l’affidabilità della SF 16 H, fin lì dubbia, riferendomi anche all’approccio, poi confermato, di una Mercedes che nei test non ha mai cercato la prestazione pura. E questo temo significhi molto.
@Emiemi. A me piace molto il modo in cui Vettel replica a domande sulle aspirazioni del presidente Marchionne. Mi pare che a Maranello abbiamo un pilota che parla da presidente e un presidente che parla da.cloggaro!
@dariocar. Vedi, all’improvviso Schumi, diciamo dal 2 maggio 1994, si ritrovò in una situazione nella quale Ayrton non c’era più, Mansell si era ormai americanizzato e Prost era andato in pensione. Quindi è vero, secondo me, che al livello (quasi) di Michael per un certo periodo c’è stato solo Hakkinen, che era molto buono. Nell’era post Kaiser, di manici top, molto vicini nelle prestazioni, ce ne sono almeno 4. S’intende, che così dicendo nulla si toglie alla straordinarietà di Schumacher!
@TT (e altri). Ho fatto in tempo a frequentare Enrico Benzing sui circuiti. E’ un grande maestro della informazione ‘tecnica’, lavorava per Indro Montanelli, ho per lui una stima enorme. E non mi permetto di sindacare la sua opinione su argomenti che sono troppo complessi per la mia dichiarata (e rivendicata) ignoranza tecnologica.
@ferrarista raikkoniano. Kimi in Ferrari è circondato da una simpatia che alcuni proprio non riescono a giustificare. Ciò non significa che resterà a Maranello oltre il 2016. Io me lo auguro, vorrebbe dire che ha fatto parlare i risultati. Quanto a Verstappen, sì, lo prenderei.
@Leo86. Vettel è un grande anche nella capacità di creare attorno a sé un clima positivo. Paragonarlo a 5chumi è persino ovvio, ma Michael rimane irripetibile. Di sicuro quest’altro tedesco ha qualcosa, dentro, che ad altri ferraristi mancava completamente.
@filippovettel. Ah, il mio caro amico Fil! Allora, nel 2017 uscirà una riedizione della biografia di Ferrari, per i 70 anni della azienda. E sto preparando la versione mondiale di un Guinness dei primati dedicato alla casa di Maranello, per un prestigioso editore. Se tutto va come sogni e sogno, secondo te chi mettiamo in copertina? Ps. Mai provata una F1, mi offrirono il posto di passeggero su una biposto, rifiutai perché me la facevo sotto!
@umberto. Hai ragione, tra i teen ager la F1 interessa poco, rispetto a un tempo. Ciò secondo me è il frutto di una lunga sequenza di anni, anche quando vinceva la Ferrari!, caratterizzati da corse soporifere. Voglio dire, non è il presente il colpevole unico di una certa situazione, ricordo bene negli anni Novanta Gran Premi che erano un invito alla pennica, chiunque fosse il vincitore. Io colgo anche una responsabilità nella sofisticazione tecnologica esasperata, una F1 dominata dagli scarichi soffiati, per dire, interessa qualche maniaco, qualche fanatico, ma non può essere un grande romanzo popolare. Invece da sempre io tento di narrare le corse come qualcosa di onirico, di epico. Forse non ci riesco, eppure mi è andata bene, ho trovato un pubblico enorme, qui e altrove, che si riconosce nel mio approccio alle emozioni. Quanto ai giornalisti da autodromo, ci saranno sempre, tra breve io non ci sarò più, altri avanzeranno, spero soltanto sappiano mettere l’elemento umano davanti, se no si ritroveranno in quattro amici al bar e su qualche sito di mitomani che ti spiegano tutto quello che non possono comprendere, perché la F1 è un laboratorio scientifico, per ragionare di power unit, per dire, o sei un ingegnere top o ti conviene tacere.
@giuseppe. Il musetto Rosso non è definitivo, ma non è detto sarà cambiato. Io sul blog non modero nada, potessi fare sempre e solo l’addetto al Clog mi divertirei ma il Clog è sì e no il 5% della mia vita professionale. Il V12 mi manca, meno di mio papà, ma mi manca!
@giuseppe666. E’ vero, Hamilton ha detto di avere qualche perplessità sul rapporto tra la sua Mercedes e un certo tipo di gomma. Ma può darsi facesse il furbo. Da Melbourne sapremo.
@pieroSf16H. Sul cuore del problema eccetera ho già risposto. Non credo che la Mercedes abbia paura. Almeno, io al loro posto non ne avrei.
@slim borgudd. Io vorrei la concorrenza tra almeno due fornitori di gomme, certo. Ma con l’aria che tira in F1, chi comanda non accetterà mai. Sempre in nome del contenimento dei costi. Ed è un peccato, per chi ricorda Bridgestone e Goodyear (e anche Michelin e altro).
@ilcontoinrosso. Todt è un grande personaggio. Sa di essere nella storia, per quanto ottenuto con Peugeot in un certo modo e con Ferrari in F1. Poi è un tizio genuinamente megalomane, ti spiego tutto lì, una volta venne a cena a casa mia e pretendeva di insegnare a mia moglie come si cucinano le tigelle con il lardo…
@osvaldomazzei. Pochi mi credono, avendo io avuto il coraggio di scrivere quello che pensavo su Alonso quando era un Intoccabile Ma fidati, mi dispiace sia messo così nel presente, è un gran pilota, sarebbe bello potesse tornare a lottare per il podio. Poi, sulla possibilità per McLaren di accodarsi entro la stagione a Mercedes e Ferrari, umh, la vedo dura.
@alessandrorocco. La Sf 16 H è una vettura molto innovativa, quasi rivoluzionaria. Scelta obbligata per tentare di agguantare chi sta in fuga. Che non potesse essere perfetta appena messa su strada era assolutamente normale. Io so che il mondiale dura 21 tappe, Marchionne forse non lo sa, il resto lo scopriremo solo correndo.
@frankbosone. La maggioranza dei piloti è ostile al nuovo format qualifiche, ma in F1 vige la regola Spartaco, l’opinione dei gladiatori non conta.
@akeela. La F1 non è un malato terminale, fidati. E’ solo governata da gente che andrebbe mandata a diradare le bietole. L’amore popolare per le corse d’auto non svanirà mai. Certo, può calare l’interesse per un ‘prodotto’, se viene promosso male e realizzato peggio. Ma, numeri alla mano, certe catastrofiche valutazioni sono esagerate. Del resto, se uno guarda i dati di questo Clog, uhm, ce ne fossero di crisi così…Ps. S’intende che quando ero ragazzo io, con Lauda-Hunt-Villeneuve padre eccetera, l’automobilismo era un must. Ma sono passati quarant’anni, forse conviene adattarsi all’idea che le cose cambiano. Oggi in Italia gli stadi sono vuoti, vai a vedere i filmati di Platini e Falcao anni Ottanta, tutto esaurito sempre, dire che dipende solo dalle dirette tv è dura…