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Niki, Ham e la stanza di Irvine

Leggevo sul web la storia della stanza di Hamilton a Baku.

Prima Lauda ha raccontato che Lewis era talmente incavolato (eufemismo) da sfasciare mezzo motorhome. E il vecchio Niki aveva anche spiegato che recenti dichiarazioni di amicizia tra i piloti Mercedes erano invece, vedi vicenda austriaca, una colossale bufala.

A me, a proposito di stanze, l’episodio di Baku, ovviamente poi smentito dalla fonte medesima, sempre Lauda, ha fatto venire in mente un altro aneddoto.

Forse l’ho già lumeggiato in questa sede, ma gli anni passano, il turn over dei frequentatori del Clog non è sporadico e insomma posso ripetermi tranquillamente.

1996.

La Ferrari, con una mossa a sorpresa, ha deciso di affiancare al mitico Schumi l’irlandese Eddie Irvine.

Dico con una mossa a sorpresa perché durante la tarda estate del 1995 la stampa italica, con una unica eccezione che qui per pudore non staremo ad evocare, asseriva inequivocabilmente che al fianco di Michael sarebbe stato assunto il brasiliano Barrichello.

Giusto per dire che anche nel secolo scorso certe profezie erano fallaci e non nel senso di Oriana.

Bene.

Di Rosso si veste Irvine e la notizia crea vivo disappunto in una collega anglosassone che abitualmente scriveva cose pesantissime sui limiti di guida di Eddie, sulla sua inadeguatezza a certi livelli, eccetera eccetera.

Ma la Ferrari prende Irvine e la collega, professionalmente ineccepibile, chiede a Maranello una intervista al prode partner del Fenomeno tedesco.

L’ufficio stampa Ferrari acconsente. Ignorando però che Irvine leggeva tutti gli articoli della giornalista in questione.

Concentrandosi in particolare sul concetto di ‘inadeguatezza’.

L’intervista viene accordata.

Appuntamento in una stanza del motorhome Ferrari in occasione di uno dei test di inizio 1996. Allora Jean Todt lavorava per il Cavallino e non per la federazione internazionale, dunque i test erano illimitati.

A fine sessione, la giornalista bussa alla porta dell’area motorhome riservata a Irvine.

Avanti, risponde una voce.

La ingenua creatura varca la soglia e si trova davanti Eddie in versione adamitica, come mamma lo ha fatto.

Lui fa: lei pensa ancora che io sia inadeguato?

La fanciulla se la diede a gambe, scoppiò un caso diplomatico e comunque la storiella è assolutamente meravigliosa.