Se il tabellone segna la destinazione opposta
GIOVEDÌ 31 agosto prendo il treno delle Ferrovie Nord alle 1.26 da Venegono Superiore direzione Varese. La carrozza era pulita e con l’aria condizionata: nulla da eccepire. L’unica nota stonata era il display in avaria che come destinazione segnava sempre “Stazione di Mi Domodossola”, mentre noi andavamo dalla parte opposta. Non un grande problema, per chi ci sente: la voce annunciava le stazioni, ma per i non udenti e per qualche straniero questa piccola disfunzione potrebbe arrecare qualche disagio. Enzo Bernasconi, Varese
LA MAIL del nostro affezionato corrispondente di Varese si conclude con un semplice ma giusto consiglio ai controllori, quello di «verificare l’esattezza della dicitura, che è ben visibile, e quando questa non funziona almeno disattivarla». È capitato anche a noi, caro lettore, nella nostra ormai lunga militanza pendolare, di notare questa curiosa disfunzione su altre linee. Se il treno non fosse stato in movimento e una voce cortese non avesse avvisato (non sempre, per la verità, questo accadeva), dell’arrivo in una nuova stazione, l’impressione sarebbe stata quella di viaggiare in una sorta di triangolo delle Bermude, fuori dal tempo e dallo spazio, fermi sempre nello stesso posto.
Il lettore immagina il disagio e anche il disappunto di un non udente o di qualcuno sprovvisto di padronanza della lingua italiana, costretto ad aguzzare la vista a ogni fermata per controllare i progressi nel viaggio e l’arrivo a destinazione. A proposito di stranieri che ci vengono a fare visita e soggiornano, aggiungiamo soltanto che l’aeroporto, il treno, la metropolitana, i mezzi pubblici in genere, sono il biglietto di presentazione di un Paese, una regione, una città. Attenzione a non fare delle brutte figure, che non ci guadagnano di certo una buona fama all’estero. Passiamo ad altro. Trenitalia ha reso noti i dati sulla mobilità regionale. Dati generali confortanti, si direbbe, visto che una novantina di treni su cento hanno viaggiato puntuali e che è stata cancellata una sola corsa su cento.
SE SI CONSIDERANO solo i ritardi imputabili a Trenitalia, l’indice di puntualità arriva al 97,2%, quello di regolarità al 99,6%. In fatto di puntualità reale, la Lombardia è assente dai primi posti della classifica dei trasporti regionali virtuosi. I convogli più puntuali sono quelli di Bolzano (95,1%), Friuli-Venezia Giulia (95%), Abruzzo (93,7%), Veneto (93,2), Marche (92,8), Lazio (92). I miglioramenti più significativi rispetto all’anno precedete si sono registrati in Valle d’Aosta (+4,8%), Basilicata (+2,1), Lazio (+1,5), Liguria (+0,9), Abruzzo (+0,6). Nei primi due quadrimestri del 2017 sono state effettuate 1.380.378 corse, sono stati percorsi 103.282.715 chilometri e trasportati 294.721.040 passeggeri. gabrielemoroni51@gmail.com