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Samp – Milan 2-0: ma Montella c’è o ci fa?

Prima di entrare nel merito delle scelte di Montella negli 11 messi in campo a Marassi la riflessione è più ampia: quel era il progetto per vincere con la Sampdoria? Perché sia chiaro, se l’obiettivo è arrivare tra le prima quattro, viste Juve, Roma e Napoli, a Marassi bisogna provare a vincere. Poi magari non si vince ma è doveroso provarci. Ebbene zero chiare occasioni da gol e nessuna idea di gioco offensivo sono il risultato della pochezza quale allenatore dell’Aeroplanino. Far giocare così male questa squadra non è facile ma il nostro allenatore si ostina nelle sue scelte mosse non si sa da cosa. Fuori Calhanoglu e Silva in avanti per schema ad una sola punta, fuori Musacchio dai tre difensivi per Zapata, forte e veloce con tante amnesie.
Kalinic ha lottato da solo tra i difensori blucerchiati, Suso e Bonaventura, al solito, non sono entrati nel gioco con il solo spagnolo autore di qualche giocata nel secondo tempo. Spesso ci si è rifugiato nei lanci lunghi con i due esterni, Rodriguez e Abate, mai arrivati sul fondo per un cross che però non è partito neppure dalla trequarti. Di sfondare centralmente con palla a terra non ci si è mai provato ma, visto lo schieramento dei sampdoriani con il rombo a centrocampo, allargare il gioco non sarebbe stato sbagliato. Fatto in modo lento e senza giocare chiare. Mai visto un’imbucata nei 90 minuti!
Ovviamente nonostante il primo tempo scadente, Montella non ha cambiato nulla nell’intervallo. Si è limitato a far scaldare Locatelli, senza utilizzarlo, aspettando che qualcosa succedesse. Infatti così è stato: da un’amnesia di Zapata, da mettere in preventivo, è arrivato il gol della Samp. A quel punto Montella è corso ai ripari: in campo Calhanoglu e Cutrone per Bonaventura e Suso (appena entrato in partita). Ah, quindi è così che si prova e segnare a Marassi? Trequartista e due punte? Montella era tornato nella sua Genova per puntare al pareggio! Ebbene così non è stato. Anzi, nel finale è arrivato pure il raddoppio di Alvarez appena entrato con Zapata che scivola…
Non si capisce come mai i nuovi e costosi acquisti continuino a rimanere in panchina invece che avere continuità giocando titolari sempre. Siamo alla seconda partita consecutiva con in campo insieme Bonaventura e Suso. Anche l’ultimo dei tifosi si è reso conto che così non funziona. Tanto valeva rimanere come lo scorso anno! È cambiato solo il finalizzatore che però senza palle giocabili fa fatica. Ma Montella è così. Lui sorride e resta della propria idea, anzi pare sia pure permaloso. Speriamo che, seppur non c’è più un presidente invadente, una chiamata gli arrivi e che ci sia l’interprete adeguato perché così si arriva come lo scorso anno…forse!