Milan – AEK Atene 0-0: sono autodidatti!
Questa sera, osservando la partita con tranquillità dall’alto del secondo anello ho capito il problema del Milan. Non si tratta di modulo né di giocatori. In parte il problema è la mentalità ma quello vero e non risolvibile è un altro. I giocatori rossoneri sono autodidatti! Avete capito bene. Nessuno insegna loro cosa fare. Questa sera è parso evidente.
Montella, con assenza di Romagnoli, ha riproposto la difesa ibrida. Quando si attacca restano dietro in tre con Rodriguez bloccato mentre si difende a quattro con Calabria che torna in linea. Ebbene i quattro non sono per nulla sincroni. Io non so se per disabitudine nel giocare insieme o perché manchi un leader. Mi spiegava il Tasso che Arrigo Sacchi quasi costringeva i quattro difensori a fare pure le vacanze insieme! Erano simbiotici! Saliva Tasso e si fermava Maldini e viceversa. Non era neppure bisogno si guardassero! Quelli fenomeni e questi pippe? Non credo.
Due esempi: minuto 15 movimento difesa imbarazzante. Due difensori salgono e due arretrano, l’azione dei greci non ha seguito e la cosa passa inosservata. Al 42 Bonucci sta salendo mentre Rodriguez e Musacchio arretrano con Livaja fermato in fuorigioco casuale! Questa la difesa. Però possiamo anche prendere Bonaventura e Calhanoglu, ma giusto per fare due esempi. Il 5 e il 10 giocano entrambi a sinistra, hanno piedi buoni, sono giocatori che con la palla fanno ciò che vogliono e facilmente dalla loro parte dovrebbero arrivare infinite occasioni. C’è un problema: non si passano mai la palla e non si muovono insieme.
Chi viene incontro, Locatelli verso la difesa, Suso, Silva o Cutrone dall’attacco, riceve palla e la scarica indietro. Un paio di tentativi di passaggi tra i due attaccanti nati però da intraprendenza individuale piuttosto che schemi precisi.
Non ci sono movimenti tentati con una precisa idea, non si è mai vista un’imbucata o un lancio fatto con il criterio di costruire qualcosa. Non ci sono sovrapposizioni né ripartenze veloci neppure quando ce ne sarebbe la possibilità (vedi minuto 53). Ogni tanto qualche tiro da fuori, la speranza di segnare su calcio da fermo e nulla più.
Possono cambiare gli interpreti ma vincere in questo “non modo” ci vorrebbe Messi o Ronaldo e noi non li abbiamo. I risultati non mentono, quattro vittorie sofferte in campionato contro squadre nelle ultime sei posizioni in classifica, quattro sconfitte con squadre da zona europa; successo sofferto contro i croati e pareggino con i greci, entrambe in casa. La partita con l’AEK Atene per gioco è molto simile a quella di Genova e l’avversario inferiore alla Samp. O Montella si sveglia o i giocatori iniziano a girare a 100 all’ora per tentare con la sola determinazione di ottenere qualche risultato o la vedo veramente grigia.