Wall Street va, arriva la Merkel. E Aristotele…
Wall Street ha chiuso da qualche ora con due dati significativi: l’indice Dow Jones ha chiuso a quota 12904,16, livello superiore a quello toccato a maggio del 2008, in piena fase pre crisi. Il Nasdaq è cresciuto dell’1,51% a 2959,85 punti, il picco addirittura dal dicembre
2000 prima dello scoppio della bolla di Internet. Come tutte le chiusure di Borsa va presa con le molle e sarebbe ingenuo basarsi su di esse per prevedere il futuro. Ma la suggestione è indubbia.
Al centro dei problemi, però, continua a esserci l’eurozona. Tra poche ore arriverà a Roma la cancelliera tedesca Angela Merkel per un vertice a due con Mario Monti. Vedrà anche il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. Le questioni sul tavolo sono note, ma l’appuntamento è particolarmente significativo per ragioni di calendario: c’è l’eurogruppo decisivo sulla Grecia. Tra due settimane un nuovo vertice Ue. Sul tavolo il tentativo di ammorbidire frau Angela e stoppare il gioco al rialzo che sta strozzando Atene e l’Eurozona, ma anche il potenziamento del fondo salvastati e gli stability bond (versione montiana degli eurobond).
Il quadro è il solito: che fare con questa Europa. Un’economista molto noto, molti anni fa, quando la crisi era ben lontana- il problema era il superdollaro ma la domanda sul che fare dell’Ue era già ben presente - in un’intervista mi rispose: ”Noi siamo molto amanti delle grandi discussioni Aristotele diceva che la realtà giudiziaria racconta il passato e che i Parlamenti, la politica, parlano del futuro: la nostra politica invece è sempre lì a parlare di quello che è successo ieri”. E’ ora di cambiare discorso.
Twitter: @pgiacomin