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Alonso, perchè solo Honda ha ragione

Il gioco del cerino è molto simpatico.

A patto di non ritrovarselo in mano, il cerino.

Nella tortuosa vicenda che vede protagonista Fernando Alonso, io credo che solo uno dei partecipanti al giochetto abbia indiscutibilmente ragione.

E vedrò di spiegarmi.

1) La Honda è nel giusto. Che un grande marchio voglia legare il ritorno ai Gran Premi a un grande pilota, appartiene alla logica delle cose. I giapponesi non sono stupidi, probabilmente sanno che non saranno in grado di vincere in fretta. Motivo in più per mettersi in casa un top driver, dandosi una prospettiva di collaborazione a lungo termine. E per Honda che rientra i soldi non possono essere un problema, come non lo furono per Mercedes all’alba del 2010, quando a Stoccarda decisero di strapagare Schumi per riaverlo in pista. Il carisma del personaggio garantiva al brand un ritorno di immagine pazzesco, a prescindere dai risultati (che poi non furono quelli sperati, ma questa è un’altra storia).

2) La McLaren si sbaglia. La McLaren, senza entrare nel merito della vicenda, perchè poi ognuno la pensa come meglio crede, ‘deve’ ad Alonso e alle sue rivelazioni del 2007 uno sputtanamento planetario. Nemmeno parlo della maxi multa, perchè tra gentiluomini le storie di pecunia non debbono interferire. Ogni azienda ha una sua storia. Si può cancellare il passato? Forse, ma non sempre. Io sommessamente penso che ognuno debba aver rispetto della memoria sua e di quella altrui, è evidente che sono un coglione figlio di una cultura che non esiste più, ma insomma.

3) La Ferrari si sbaglia. Mostrare indifferenza dinanzi all’idea che Alonso possa staccare la spina conviene magari nell’immediato, in una logica alla George W. Bush (‘O con noi o contro di noi’: e infatti si è visto). Ma il manicheismo produce frutti avvelenati. Attenzione: io non sostenendo che Marchionne debba sbattersi per trattenere Fernando a qualunque costo, non credo ai matrimoni ‘forzati’ e nemmeno alle soluzioni dettate dal mero interesse. Ma mi piacerebbe che qualcuno a Maranello, in silenzio, si chiedesse: ehi, ma perchè mai un top driver che abbiamo sempre trattato con i guanti, concedendogli di tutto e di più, adesso smania per congedarsi? Va bene che la nostra vita è Coca Cola fredda nella gola di un ordine che non abbiamo mai voluto, però dove abbiamo toppato? Perchè diventa intollerabile, forse, l’idea di soffrire aspettando di vincere con la Rossa? Stiamo tornando ad essere una Scuderia come tutte le altre? Sul serio? Ferrari uguale Williams uguale McLaren uguale Red Bull uguale Mercedes? La Storia, con la maiuscola, non conta più una beata mazza? Siamo ridotti così?

4) A Maranello dovrebbero, tutti, pensare che the best has yet to come. Se non lo pensano, hanno già tutti la testa a Detroit. E allora tra tre anni, limitandoci a fabbricare i motori per i clienti, daremo noi la power unit alla McLaren di Alonso, che nel frattempo avrà vinto solo a scopone. E’ questo che si vuole?

E come disse Oscar Luigi Scalfaro, buon anima, a questo gioco (del cerino) al massacro io non ci sto.

Va mo là.