La cultura del volley
CERTE COSE non succedono soltanto a Modena, però diciamo che avere una storia condivisa da una piazza e da una terra, in certi casi aiuta. La città che da sempre vive di volley in questi giorni è stata protagonista di due iniziative che si sposano alla perfezione con lo spirito di questo blog: il volley c’entra, ma è un pretesto per costruire qualcosa di altro e di migliore. Mentre tutta la pallavolo, e in particolare le due squadre di Modena, maschile e femminile, si mobilita per la liberazione dell’attivista anglo-iraniana Goncheh Ghavami finita in carcere per avere assistito a una partita dell’Italia contro l’Iran, dal Centro Sportivo Italiano della città emiliana arriva un’altra iniziativa fatta per creare ponti e non barriere. Il muro più alto anche stavolta è quello di un carcere: il Csi modenese ha appena portato dentro quello di Modena, la Casa Circondariale Sant’Anna, la squadra femminile di seconda divisione dell’Asd Corlo per una partita amichevole contro le detenute. Il progetto si chiama Liberiamo energie positive, e la frase detta da una delle detenute, “Uscita di qui voglio giocare a pallavolo”, sembra indicare che almeno per una persona l’obiettivo è stato raggiunto.
L’altro momento importante è stato organizzato lunedì dall’Università di Modena e Reggio Emilia, dall’agenzia per il lavoro Tempor e da Modena volley: in ‘cattedra’ al dipartimento di economia intitolato a Marco Biagi sono saliti per un paio d’ore non solo professor Michele Tiraboschi, che di Biagi fu il più stretto collaboratore, ma anche l’allenatore Angelo Lorenzetti, il gm Andrea Sartoretti e gli azzurri Luca Vettori e Matteo Piano. Il titolo della lezione, “Cosa è il talento? Come lo si riconosce? Come lo si gestisce? Si può coltivare il talento?”, è una bella sintesi dei dubbi e delle speranze che credo agitino molti dei ragazzi che oggi sperano di affacciarsi al mondo del lavoro con qualche chance.
L’ultimo argomento è, come direbbe Vasco, un piccolo spazio pubblicità. Lo dico prima, per onestà: sono coinvolto in parte nel progetto di cui sto per parlarvi. Si chiama Quizvolley, è una app disponibile sugli store iOS e Android, grazie alla quale si può giocare al più grande gioco trivia dedicato a questo sport, con oltre 25mila domande e disponibile in quattro lingue. L’hanno realizzata due bravi informatici modenesi, Marco Giorgini e Andrea Capitani. Lo trovate qui per chi usa iOs oppure qui se siete utenti Android.