Fame nel mondo e sprechi: la ricetta del Papa

È incredibile pensare che mentre in Occidente si vive tra gli sprechi ci sia chi ogni giorno deve combattere contro la fame. Ha ragione il Papa: non possiamo restare indifferenti solo perché viviamo nella metà del mondo privilegiata. I politici e le istituzioni devono intervenire ma anche le famiglie nel loro piccolo possono dare un contributo evitando sprechi e privilegiando uno stile di vita sano. Tullia, ilgiorno.it

DA MOLTO TEMPO la Chiesa si occupa del problema della fame e indica che la soluzione può venire solo da uno sforzo internazionale in cui ciascun Paese riconosca che i destini di ogni nazione sono più che mai collegati tra loro. Ma questo
oggi è difficile perché viviamo in un’epoca in cui i rapporti tra le nazioni sono troppo spesso rovinati dal sospetto reciproco, che a volte si tramuta in forme di aggressione bellica ed economica. Lo sa bene chi manca del pane quotidiano e di un lavoro dignitoso: il problema non è solo economico, ma culturale e morale. Le nostre società sono caratterizzate da un crescente individualismo e dalla divisione che rendono «solidarietà» una parola che molti considerano sospetta. Attenzione, ha aggiunto il Papa, le questioni del cibo e dell’acqua spesso scatenano guerre, per non parlare dei disastri ecologici causati da politiche scriteriate. Gli ultimi disastri ambientali sono lì a testimoniarlo.
laura.fasano@ilgiorno.net