Fermiamo i ladri, emergenza numero uno
Su tutte le edizioni del Carlino, stiamo raccontando, da mesi e mesi, di un’incredibile escalation degli episodi di violenza: furti, rapine, aggressioni. I ladri, in molti casi, sono diventati i padroni incontrastati dei nostri territori. Pensate che (dati ufficiali Censis) la presunta tranquilla provincia di Forlì-Cesena ha avuto in incremento negli ultimi anni dei furti di oltre il 300% e ha il non invidiabile record italiano.
Costa sta succedendo? I motivi per cui noi cittadini non possiamo neppure stare più tranquilli a casa nostra (in questi mesi abbiamo raccontato incredibile storie di personaggi derubati anche più di venti volte) sono molteplici e, in alcuni casi, incontrollabili. C’è un aspetto che però mi preoccupa, drammaticamente: ho la sensazione che di fronte a questi reati si sia psicologicamente alzata bandiera bianca e questo è il più grave e grossolano errore che una società possa fare.
No, quella della nostra sicurezza è il problema numero uno. Il più importante. Il decisivo. Dobbiamo tornare ad essere tranquilli fra le mura domestiche. Se negli anni sono state create delle autentiche task force per multare (giustamente) chi parcheggia l’auto mezzo metro fuori dalle righe, beh, uno sforzo maggiore (autorità politiche, di polizia e magistratura: tutti insieme, senza scaricarsi le colpe fra di loro) devono assolutamente farlo. E’ un’emergenza, il problema numero uno come detto. Concentriamoci su questa brutta storia qui. Pazienza se la raccolta differenziata dei rifiuti partirà sei mesi dopo. Pazienza se faremo una multa in meno per divieto di sosta. Pazienza se il Comune intascherà meno quattrini da folli e deliranti balzelli inventati per spremerci sempre di più (delirium tax, ad esempio).
E, in fondo in fondo, se questi soldi servissero per la nostra sicurezza ci potrebbe anche andare bene, potremmo pure chiudere un occhio. Invece no, non funziona nulla così.
E allora cambiamo musica, fermiamo i ladri, sbattiamoli in galera (o rispediamoli in patria se sono clandestini) senza tentennamenti o mi-ma-mo. E la politica la smetta di dire che non ci sono i soldi, la magistratura che non ci sono le leggi e le forze dell’ordine che non ci sono gli uomini. Inventatevi qualcosa e lavorate: la gente è esasperata. Non ne può più.