Montecarlo vale doppio (anche per il Quizzone)
Montecarlo vale doppio.
Me lo dicono spesso i miei amici che nel Principato, almeno per il Gran Premio, mai hanno messo piede. Del resto il fascino dell’evento è indiscutibile: sfido chiunque a non avvertire un filo di emozione quando le macchine si avventano sulla salita che segue la strettoia di Santa Devota, tanto per fare un esempio.
Dopo di che, mi è capitato più di una volta di raccontare come a Monaco lo spettacolo non di rado sia stato noioso. Senza nulla togliere alla grandezza di Ayrton, alle magie di Schumi, persino al talento ruspante di Stefano Modena, che in un pomeriggio lontano mi sbalordì salendo sul podio.
Ma è il contesto che alimenta il mito ed è giusto così.
Io a Montecarlo in un quarto di secolo ho visto in circolazione dozzine di puttanoni, un discreto numero di latitanti, un esercito di faccendieri, uno stuolo di imbucati. Non ho mai prestato attenzione a questa fauna umana: di solito mi appiccico ad una vetrata della sala stampa che dà sulla Rascasse e guardo come chi guida affronta quella curva e intimamente mi commuovo. Ci sarà sempre un attimo, nella vita di ognuno di noi, nel quale saremo sfiorati dal sogno di essere al posto di quell’autista.
Ecco perchè Montecarlo vale doppio.
Anche per il nostro Quizzone, impareggiabilmente governato da Balconi-Calboni-Steve Jobs (che, chiaro conflitto di interessi, ha pure vinto insieme ad altri la tappa di Barcellona, insieme ad altri).
Tutti i dettagli in merito alla simpatica competizione li trovate sul sito deepred silcast eccetera.
La classifica generale è capeggiata dall’ottimo Flame, con strettissimo margine su Martina e ulissegio.
Purtroppo io e Iron Mauri, sotto mentite spoglie, siamo nettamente staccati.