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Una biblioteca per i viaggiatori

SONO UN ACCANITO LETTORE da quando ero ragazzo e trovo che il treno, soprattutto durante i lunghi viaggi, sia uno dei luoghi ideali per soddisfare la mia passione. Mi viene spesso da pensare a come sarebbe bello se a bordo treno oppure nelle stazioni ci fosse una biblioteca viaggiante, a disposizione dei passeggeri. È solo un sogno o potrebbe anche tradursi in una realtà piacevole per tanti come me? Alessandro, Milano

QUALCHE ESPERIENZA di un passato anche recente dimostra che il desiderio del nostro lettore potrebbe uscire dal libro dei sogni quotididiani. Era il mese di aprile del 2003 quando, con una iniziativa altamente apprezzabile, l’Associazione Dopolavoro Ferroviario, con l’aiuto di Trenitalia, decise di mandare in giro oltre un migliaio di volumi tolti dagli scaffali della propria sede. Nel mese di maggio dello scorso anno, a Bibbiano, nel Reggiano, le maestre della scuola d’infanzia hanno chiesto a Simona Borrillo, responsabile dell’Ufficio cultura, di far compiere ai loro ventisei scolari un viaggio in treno con lettura di libri. Appuntamento in stazione, salita sul treno delle 8.25 diretto a Reggio Santo Stefano, mezz’ora di viaggio per leggere tre libri e sfogliarne altri. Una volta a destinazione, Simona, le maestre e i baby lettori hanno raggiunto il teatro Valli per leggere ancora, seduti sui gradini. CERTO, si dovrebbe superare più di un problema pratico. Quello dei furti, per esempio. Però, via, un ladro di libri non è asssimilabile a uno di auto o di biciclette. In fondo, ha una sua dignità. Forse ha sempre desiderato di possedere quel volume, forse bramava di dividerlo con i familiari, un amico, la persona amata. Temiamo piuttosto i vandali, gli iconoclasti insensibili alla sacralità della pagina stampata, pronti al contrario a deturparla, lacerarla, strapparla, appallottolarla, lanciarla dal finestrino. Sono loro il vero pericolo. Ma vogliamo mettere il gusto di viaggiare in un treno di libri. Calarsi in un romanzo mentre il convoglio arranca, asmatico, o arresta il suo lento procedere fra una stazione e l’altra. Il piacere di vedere i compagni di viaggio immersi nella lettura anziché avvitati sul telefonino. Una biblioteca ambulante dove trovare il libro giusto. Per la testa e per il cuore. gabriele.moroni@ilgiorno.ne