Se la gita scolastica si trasforma in un incubo
Le gite da sempre sono opportunità di fare caos, non dormire, fidanzarsi, ridere e bere. Da sempre. Ma adesso che i giovani d’oggi vivo nell’esagerazione di tutto dovrebbero vietarle. Gli insegnanti sono solo vittime.
Lavinia, ilgiorno.it
Ma non si possono proibire per decreto tutte le gite scolastiche e riservare i soldi per comprare la carta igienica che parrebbe mancare in tutte le scuole?
Marinella, ilgiorno.it
In gita succede da sempre un po’ di tutto. E così accompagnare gli studenti sta diventando un viaggio nell’ignoto. Bisogna controllare che non succeda nulla ed assicurarsi che tutti i ragazzi siano al sicuro. E non sempre ci si riesce. Per questo diversi insegnanti ritengono che non ne valga la pena: troppi rischi e troppe implicazioni (penali e civili). Negli ultimi 10 anni il numero degli insegnanti disponibili ad accompagnare gli studenti in gita si è infatti dimezzato. Perché gli alunni, anche i più calmi e tranquilli, fuori dalle accoglienti mura di casa si trasformano. Perché la gita viene vissuta come una valvola di sfogo. Queste «esagerazioni» nel migliore dei casi si risolvono in qualche ragazzata; nel peggiore possono diventare occasione per atti di bullismo e di nonnismo. Azioni cui gli insegnanti faticano a mettere un freno. Ci vuole poi anche molta fortuna affinché tutto vada sempre per il meglio. Ma il ruolo di un insegnante è anche quello di non sottrarsi alle proprie responsabilità.
laura.fasano@ilgiorno.net