Ma chi aiuta le persone che aiutano gli altri? Anche i care-givers hanno bisogno di supporti
Ho un genitore anziano e non autosufficiente e non mi posso permettere una badante. Chi mi aiuta a sostenere un peso così grande?
Giorgina
Credo che invece lei abbia diritto ad essere aiutata, anche dalle amministrazioni pubbliche. Ma non conoscendo il suo caso specifico, la invito (insieme a chiunque si trovi nella sua stessa condizione) ad approfittare di un servizio che la dice lunga sulla fortuna che abbiamo a vivere in una terra dove la solidarietà e il volontariato hanno radici molto profonde. Il sabato pomeriggio, alla Coop di Ponte a Greve, si aprono le porte del nuovo “Circolo di cura”, un luogo di incontro, di scambio, e anche di formazione e informazione per chi deve assistere un malato cronico. A dare vita a questo nuovo spazio sono state non solo le associazioni che si occupano delle patologie più comuni (come l’Alzheimer o l’Ictus), ma anche quelle che sostengono le donne, su cui in genere gravano i maggiori pesi familiari, o quelle dedicate alla marginalità e a chi non ha i mezzi per affidarsi ad altri (vedi la Fondazione Devoto). L’idea di fondo è questa: chi aiuta le persone che si prendono cura degli altri? Chi le forma, chi insegna loro come muoversi, cosa fare e come sopravvivere a un compito così impegnativo? Il Circolo di cura è aperto a tutti: ai familiari, alle cosiddette badanti, alle associazioni. Il primo sabato del mese c’è sempre un incontro a tema. Lì potrà anche chiedere informazioni sugli eventuali aiuti finanziari a cui può aver diritto. Per prendere contatti chiamare il 333-6259832 oppure scrivere una mail a circolodicurafirenze@gmail.com. Segnalo anche che il 14 di marzo ricomincia l’attività dei tre Atelier Alzheimer finanziati dalla Regione insieme all’Asl 10. Si tratta di esperienze molto innovative e che hanno alleggerito tantissime famiglie che hanno un parente con questa patologia degenerativa (purtroppo in crescita). I pazienti, attraverso la stimolazione e le attività diurne guidate da operatori specializzati, sono più contenuti e più in equilibrio. E i familiari, frequentando l’Atelier, imparano meglio a gestirli. Per informazioni chiamare 055-6510477.
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