Eder, 1-0 e la pole azera
Spero davvero che Baku sia, per la Ferrari, quello che Tolosa ha rappresentato, sotto i miei occhi, per l’Italia di Eder.
Purtroppo non so nulla delle prove libere in terra azera. Amici fidati mi hanno messaggiato da là, con resoconti misti tra orrore e stupore a proposito del circuito.
In generale, la mia opinione è nota.
Non bisogna aver paura della globalizzazione, a patto di rispettare le identità.
La Formula Uno, intesa nel senso migliore, vive ‘anche’ di tradizione.
E io lo so benissimo.
Da sempre.
Una cosa in breve per quanti garbatamente si interessano alla mia attività professionale.
Allora, in trent’anni ho ‘coperto’, come si dice in gergo, tredici edizioni delle Olimpiadi tra estive e invernali, non so quanti mondiali e europei di calcio, altri grandi eventi dello sport.
E’ la mia vita, della quale l’automobilismo è la parte che amo di più, senza essere esclusiva.
Non c’è niente di nuovo, come sa chi segue questo ameno luogo da sempre. Nel 2008 ero a Pechino per i Giochi e mi facevo raccontare qua i Gp dai cloggari di allora, erano meno di oggi ma molto carini. Idem il 2010 dal Sud Africa, idem il 2012 dalla Polonia e dall’Ucraina, idem nel 2014 dal Brasile. Non ho, ancora, acquisito il dono della ubiquità. Ma non dispero.
Questo è il mio blog, infatti è il Clog di Leo Turrini. I suoi contenuti sono ovviamente farina del mio sacco. Chi nutre simpatia per la mia modestissima persona, domani mi racconta qua sotto la caccia alla pole.
Grazie.