Fischi a Ham, applausi a Kimi e a Manor
Scrivo al netto di eventuali decisioni della giuria, per bandiere gialle e altro.
Buon lavoro a Toto e a Niki, adesso più di prima.
Cioè, a me capita da tempo di affermare che mi sembra problematica (eufemismo) la coabitazione prolungata tra Hamilton e Rosberg.
I capi Mercedes sostengono il contrario.
Auguri.
Sull’episodio, confesso di non avere le idee chiarissime. Di sicuro sono le cose che mettono pepe sul piatto dell’automobilismo. Fanno discutere, scatenano dibattiti forti.
Sarà così anche stavolta.
Io, dicevo, non ho capito benissimo la dinamica. Sarei tentato di cavarmela con il salomonico motto del concorso di colpa. Ma non so, davvero non so.
Certamente non accadrebbero, situazioni del genere, tra due concorrenti che si stimassero.
Il Nero e Nico invece non hanno, da tempi, il rispetto reciproco.
Mi ha poi molto colpito la reazione del pubblico austriaco.
Non voglio evocare i fischi e i boati del 2002, quando Schumi fu costretto a scendere dal gradino più alto del podio perché la gente era indignata per il trattamento da Todt riservato a Barrichello.
Ma a pelle il sentimento popolare è indicativo, come lo fu due anni fa ai danni di Rosberg per altre vicende.
Evidentemente chi era lì, sul posto, ha percepito qualcosa di anomalo, sempre per usare un eufemismo, nella manovra del Nero.
Discorso Ferrari.
E’ possibile che lo scoppio pneumatico sulla vettura di Vettel sia stato determinato da un cordolo. O da un detrito. Seb ha detto che non aveva colto segnali di usura della gomma e ovviamente gli credo. Bisognerà aspettare dati certi per una verifica concreta.
Sulle strategie del Muretto Rosso, mi ripeto.
C’è una pulsione estrema a provare qualcosa, al limite qualunque cosa, per invertire una tendenza che è poi una gerarchia.
Anche in Austria, con Rosberg che partiva non dalla prima fila, con meteo incerto, comunque alla fine della fiera c’erano due Mercedes davanti.
Questo è il vero problema, questo è il vero guaio, questa è la vera ossessione.
Ma io non credo che Clear sia rimbecillito e non penso che Arrivabene sia un babbeo.
Escludo anche che Iron Mauri ce l’abbia con Raikkonen.
Non so cosa possa giustificare una tale interpretazione, fermo restando che Vettel è Vettel, ha un futuro in Rosso già scritto, ci sono cose che non debbono essere spiegate.
Non a Kimi, che sta facendo un grande mondiale, ha avuto i suoi ritiri e i suoi incidenti, ha gli stessi punti del tedesco.
Anche qui, non so, non so cosa altro ci sia da aggiungere, se non buon lavoro a Perez se davvero Marchionne, unico e ultimo a decidere, ha voglia di darsi la zappa sui piedi.
Lasciatemi anche citare la Manor del mio amico Furbatto, Wehrlein a punti è una grande cosa, per chi ama i valori dello sport.
Tempo di lasciare la Francia e l’Europeo per l’Italia.
A casa.
E grazie a tutti per la compagnia lunga un mese.