Un’altra domenica con Valentino
A volte, con finta ingenuità, mi chiedo a quanti italiani interesserebbe la MotoGP se non ci fosse Valentino.
Per fortuna di quel mondo, Rossi c’è. Da vent’anni.
Credo di aver scritto le prime righe sul suo conto quando stava in 125.
E immagino che dopo di lui ci sarà lo stesso effetto patito dallo sci alpino quando Alberto Tomba ha staccato la spina.
A meno che non sbuchi, subito, un altro Valentino in salsa tricolore. Ma ne dubito, per quel poco che capisco di due ruote.
Quindi godiamoci la domenica in Aragona con il signor Rossi e magari proviamo a renderci conto di quanto incredibile, da 70 anni in qua, sia la storia della Ferrari.
Che in pista ci sta da sempre. E sempre ci resterà, se un mio conoscente non impazzisce tra Torino e Detroit.