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Milan – Sassuolo 4-3: tanta fortuna e scelte sbagliate…

Il Sassuolo è una squadra con un presidente italiano, una grande azienda alle spalle e un progetto calcistico serio con persone oneste e competenti che lavorano insieme.
Il Milan una squadra che da due anni è di proprietà di una persona che vuole liberarsene con metodologie quantomeno strane per tempi e fumosità dell’operazione. Nel frattempo viene guidata da un politico, Galliani, conscio di essere a fine corsa, senza alcun tipo di progetto a lungo termine.
In campo le due squadre hanno proposto tanti italiani anche giovani. Nel Milan non sono questi ad aver deluso, bensì i meno giovani e gli stranieri.
Il Milan propone uno stucchevole e lento giropalla con la sfera che spesso torna addirittura tra i piedi di Donnarumma. La fortuna di aver trovato il vantaggio con gol di Bonaventura su deviazione dell’incolpevole Acerbi non viene sfruttata e sul primo ennesimo triste giropalla, il Sassuolo pressa, riconquista e pareggia. L’errore è di Abate che prova a passare centralmente flappando, ma anche di Gomez che non riesce a contrastare Politano. Il Sassuolo, che dovrebbe essere più stanco visto l’impegno in Europa di giovedì, fa meno possesso ma è molto più efficace con la palla tra i piedi. Solo per un caso Adjapong segna con un braccio invece che con la testa. Poi sull’ennesimo giro sterile Donnarumma commette un fallo da rigore che non viene rilevato dall’insufficiente arbitro Guida, che ferma anche la ripartenza rossonera al 45 e 6 secondi senza concedere neppure un minuto di recupero.
Nella ripresa Montella, espulso per proteste in occasione del fischio della fine primo tempo, mette una parziale pezza ai propri errori. Toglie Luiz Adriano, totalmente assente come Bacca, per Niang. Il Sassuolo gioca alla grande dando una vera e propria lezione di calcio. Possesso palla con movimenti degli avanti a creare spazi e inserimenti. In due minuti segna due gol splendidi. Il primo con perfetto inserimento di Acerbi e il secondo con scambio al limite e inserimento vincente in area di Pellegrini con Gomez saltato ancora una volta come un birillo e Montolivo che si limita da alzare una gamba in stile partita di calcetto post ufficio.
A quel punto succedono due episodi determinanti. L’uscita di Montolivo per Locatelli, con la speranza che il cambio segni anche nuove gerarchie, e un generoso rigore concesso da Guida (ho già detto essere stato scadente) per fallo su Niang. Bacca fa la prima delle due cose positive della serata, la seconda sarà uscire, segnando e accorciando le distanze. A quel punto la storia si ripete a parti invertite. Locatelli segna il suo primo gol con un tiro di controbalzo su palla respinta dalla difesa. È pareggio ma l’inerzia è tutta rossonera e Paletta va in cielo segnando il gol del definitivo vantaggio.
La rete rimasta inviolata per le ultime tre partite è stata bucata tre volte in una sola. Il Sassuolo ha dimostrato di essere un’ottima squadra, non meritava di perdere. La classe arbitrale ha confermato di essere scadente e speriamo che gli esperimenti sulla moviola in campo si intensifichino perché ci siamo stufati degli errori.
Montella dovrebbe aver capito questa sera che non ci si può permettere avvicendamenti e esperimenti. Niang è stato il migliore in campo, Calabria e Locatelli meritano un posto da titolare. Bacca, seppur partecipa poco all’azione, segna. Preferirei vedere in campo Lapadula. Il Milan è stato fortunato ma ha anche mostrato carattere. Lo scorso anno questa partita sarebbe finita con una sconfitta. Montella sta lavorando bene ma non può fare miracoli e il terzo posto già lo pare. Se solo Silvio avesse venduto a Squinzi lo scorso anno… ah, dimenticavo. Non vendo a italiani, aveva detto il Berlusca, però almeno capire a chi…