Con Niccolò per ricominciare
Finita la sagra di Ferragosto tra balli sfrenati sulla spiaggia, spritz imbevibili, alcol a buon mercato, “roba” varia, parmigiana di melanzane, grigliate miste e salsicce alla brace, c’è da augurarsi che giovani, meno giovani, nonni, zii e genitori, possano trovare un momento per riflettere sulla tragica fine di Niccolò, il giovane fiorentino massacrato a botte da un ceceno in una discoteca vicino a Barcellona, e sul pianto senza fine di suo padre Luigi. E’ successo in Spagna ma è già successo anche in Italia. E’ successo a Niccolò ma poteva succedere, può succedere, a chiunque altro.
Circola senza controlli troppo di tutto. Bisogna che lo Stato, la scuola, le famiglie, tutti quelli di buona volontà riprendano in mano la situazione prima che la società si sgretoli del tutto sotto i colpi della droga, dell’alcol, della violenza, del lassismo, del buonismo, del permissivismo, dell’indifferenza.
Stasera a Scandicci veglia in memoria di Niccolò. Un’occasione che non deve essere fine a se stessa. Ma che deve spronare a ripensare a quale futuro vogliamo per i nostri giovani.