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Il Triplete di Vettel e Hamilton 68

Tutto bellissimo.

Ross Brawn che porta ad Hamilton il saluto di Corinna nel giorno in cui il Re Nero fa 68 pole position come Schumi, ecco, riconcilia con il senso della Storia, fermo restando che io mi tengo la mia opinione sulle differenze fra l’uno e l’altro.

Come sempre e con il massimo rispetto, i numeri occorre saperli leggere.

Ma onore a Lewis.

Non vedo l’ora di assistere al Gran Premio.

Vettel, con l’aiuto di Kimi, ha meravigliosamente limitato i danni. Onestamente a una Rossa in prima fila fino a venerdì io non credevo poi tanto. Adesso stanno maturando le condizioni per assistere ad una gara incandescente.

L’ho detto mesi fa: questo campionato sarà uno spasmo permanente.

E vengo ora alla notizia del giorno, che ore fa ho commentato in tempo reale su quotidiano.net

Il Triplete di Vettel.

Semplicemente, Sergio Marchionne, Maurizio Arrivabene e Seb hanno fatto la cosa giusta.

Il presidente avvertiva l’esigenza di garantire stabilità alla Scuderia. Ha già spiegato di voler restare in sella al cavallino fino al 2021, anche lasciando prima il timone di Fiat Chrysler.

A Marchionne il Ferrarista serviva la permanenza di Seb.

Arrivabene avrà anche troppi difetti come asseriscono quelli che non lo reggono proprio. Ma sin dalla cupa estate 2016 si era dato un obiettivo: dimostrare a Vettel che valeva la pena scommettere a lungo termine sulla Rossa.

Insieme a Mattia Binotto e a tutto lo staff, ci è riuscito.

Di Vettel mi fidavo. So che ci sono tanti ultras in circolazione, ahimè anche qua a casa mia, ma guardate che è normale, in Formula Uno, per tutti parlare con tutti, quando ci sono contratti in scadenza.

Quindi Seb aveva il diritto di esaminare le suggestioni della Mercedes e non c’era niente di male e del resto Lauda ha onestamente confermato tutto.

Ma io mi fidavo di Vettel perchè ho sempre intuito la sua sincerità, quando raccontava e racconta di voler realizzare il sogno del bambino che fu.

Vincere il mondiale in Rosso, come il suo idolo di infanzia Schumi.

Quindi, alla luce di questo annuncio sospirato, sarebbe anche il  caso di revisionare certi giudizi sulla gestione Ferrari, da Marchionne in giù.

Non so se ce la faranno a vincere il mondiale. Non sono Nostradamus. Eppure, a mettere insieme le cose (la competitività ritrovata, la conferma di Raikkonen,l’autografo di Seb sul contratto), a saper distinguere la schiuma dalla birra, come qui tento sommessamente di fare sempre, ecco, a mettere insieme le cose si comprende che a Maranello stanno lavorando nella maniera giusta.

Sarà una grande domenica, nel venticinquesimo anniversario del primo trionfo di Schumi.

Se il Dio delle corse ha un cuore…