Quando la McLaren era Serenissima
Aspettando l’annuncio ufficiale della combinazione McLaren-Renault, con il passaggio di Honda alla Toro Rosso, mi è venuta in mente una cosa.
Per merito di Piroun Corradini, storico meccanico Ferrari già nei tempi di Lauda e di Gilles.
Ebbene, pochi lo sanno o lo ricordano, eppure la McLaren conquistò il suo primo punto nel mondiale di Formula Uno utilizzando un motore…italiano!
Era il 1966. Sedici luglio. Erano in corso i mondiali di calcio, quelli poi vinti dai Leoni di casa superando 4-2 la Germania in una memorabile finale. Ma il 16 luglio si corre il Gran Premio di Inghilterra. Mitico tracciato di Brands Hatch.
Bruce McLaren, il fondatore, si piazza sesto. A due giri dal vincitore Jack Brabham, su monoposto omonima.
McLaren aveva installato sulla sua vettura l’otto cilindri della Serenissima.
E la Serenissima era una scuderia italianissima, figlia della passione del Conte Volpi. Questo Conte aveva conosciuto Enzo Ferrari, aveva collaborato con lui, poi avevano litigato perchè così è la vita e bla bla bla. Il Conte sviluppava auto bellissime, lavorava sui motori, credo che il citato Corradini abbia cominciato ai box proprio con lui.
La Serenissima aveva anche costruito un propulsore da Gran Premio e quella di Brands Hatch fu simbolicamente la ‘partenza’ di una storia affascinante, la storia McLaren, nel presente svilita dalla fallimentare partnership con la Honda.
Di sicuro ha ragione chi sostiene che a fine 2013, quando venne comunicato il rientro a breve dei giapponesi in Formula Uno, ecco, nessuno avrebbe osato immaginare un tale disastro. Alonso ci è finito in mezzo, magari si rifarà con l’aiuto dei vecchi amici di Francia. Ron Dennis è stato spazzato via. In generale, un marchio prestigioso è stato esposto al pubblico ludibrio. Anzi, due marchi, perchè Honda significa qualcosa, nell’industria di auto e moto.
Per chi ricorda la ‘prima’ McLaren Honda, quella di Senna e di Prost, ma anche per chi ha memoria della McLaren Mercedes di Hakkinen e di Hamilton o della McLaren Tag Porsche di Lauda e ancora di Prost, insomma, un presente così è francamente deprimente.
Peggio con Renault le cose non potranno andare.
Persino quando la McLaren era Serenissima era messa meglio di oggi…