Mogwai, la vera rivoluzione è la conservazione
C’è quasi un’ossessione, perfino maniacale, nel ricercare svolte a ogni nuova uscita discografica di una band. Come se non ci bastasse andare sul sicuro, sulle cosiddette certezze che poi non vuol dire ascoltare sempre la stessa identica canzone, suonata con alcune variabili. Così l’ultimo disco dei Mogwai, sulla piazza da vent’anni, non è stato accolto con così tanto favore come era successo in passato per i precedenti lavori della band scozzese. Ci si dilunga, fuori dalla cameretta o all’esterno dalle cuffie con cui si ascolta “Every country’s sun”, su discussioni che rischiano di essere trite e ritrite su quanto sia “shoegaze” l’unico pezzo cantato dell’album “Party in the dark”, scomodando paragoni con Slowdive e affini. O su quanto sia poco centrato il disco perché sembra essere un po’ una zuppa inglese del post rock. Termine, sia detto e ribadito, così caro che meriterebbe imperitura memoria, solo per la capacità di rappresentare una delle poche svolte sul finire di un secolo che aveva raccontato molto negli anni Novanta col grunge e molto poco invece negli anni finali. Eviterò quindi di perdere tempo e ulteriori battute perché il pezzo più bello di questo ultimo disco è quello che all’apparenza potrebbe essere quello più scontato. Nessuna variazione sul tema. Lo stesso identico pezzo che avremmo potuto sentire già vent’anni fa quando i Mogwai iniziarono a incidere i dischi. E invece è quello più riuscito perché in qualche maniera concede l’aura del classico a un gruppo che più di altri ha dato significato e sostanza al concetto di post rock. Eccolo “Crossing material road”. Vale la pena ascoltarlo tutto di un fiato. Consapevoli che quando le chitarre si alzeranno guidate dalla batteria sarà quel muro di suono che non ci farà mai perdere la voglia di ascoltare un altro disco dei Mogwai. Un’altra canzone che non rischia di essere sempre la stessa. Ma che produce emozioni e scariche elettriche. Come succede ormai da vent’anni a questa parte. E solo per questo, bentornati. Anche se in fondo non se ne sono mai andati.