Il Giappone cerca Samurai in Rosso
La cultura giapponese è stupenda.
Sono stato spesso in quel paese. E non solo a Suzuka, non solo per la Formula Uno.
Di sicuro i sudditi dell’imperatore hanno in comune, con noi italiani, una sana passione per la meccanica, per il motore.
I giapponesi sono anche vagamente ferraristi. Del resto Soichiro Honda aveva una venerazione per il Vecchio di Maranello.
Poi bisognerebbe qualche libro, non solo tutti quelli che stanno a casa mia, per apprezzare, in generale, la filosofia di vita dei nipponici.
Ma qui il discorso diventerebbe troppo ‘alto’ e quindi mi astengo.
Meglio tornare alle piccole cose nostre.
Suzuka cerca un Samurai in Rosso.
Per quanto intuito dalle prove libere (sull’asciutto) sempre lì stiamo.
Il Grande Duello continua.
La Mercedes ha fatto il suo minuscolo harakiri sostituendo il cambio di Valterino Bottas.
Banzai è l’urlo di guerra di un Vettel che trovo irresistibilmente aggrappato ad una legittima speranza residua.
Ma non ho sensazioni, nè positive nè negative.
Il mio approccio è Zen.
Vediamo cosa succede nelle qualifiche, da vivere qua sotto.