Milan – Genoa 0-0: Bonucci salva Montella
La leadership è una cosa che ti deve venire riconosciuta e non ti puoi prendere. Ipotizziamo che l’arrivo di Bonucci abbia realmente spostato gli equilibri ma all’interno dello spogliatoio. Proviamo a pensare. Sicuramente non è perché è stato l’acquisto più caro o il giocatore che guadagna di più, non tra calciatori. Potrebbe essere che l’arroganza messa da Bonucci nella pretesa del numero 19, già di Kessie, avvallate dalla società e appesantita dalla fascia di capitano abbiano creato malcontento tra i compagni. Abbiamo sentito le sue dichiarazioni, che potrebbero aver aumentato la sua poca simpatia da parte dei compagni.
Somma della vicenda: molti non ti supportano nella fase difensiva e tu, che sei lì in mezzo, ti becchi tutte le critiche.
Oppure Bonucci si è caricato di troppe responsabilità ed ora vi ci annega.
Da ultimo, ma non da meno, Montella non ama la difesa a tre. Non lo ha nascosto e, evidentemente, non la sa insegnare.
Oggi cosa è successo? La gomitata, che pone Bonucci tra i non esempi e forse meno stimato dai propri tifosi (lasciamo perdere la Curva Sud), ha lasciato il Milan in 10 dopo 25 minuti. La difesa si è risistemata a quattro con Romagnoli autentico leader. Movimenti corretti e posizioni quasi sempre perfetti. Certo, il Genoa avrebbe potuto segnare, ma con oltre un’ora in superiorità è normale. Il Milan è uscito dal campo senza subire gol, non so da quante partite non accadeva! L’aspetto lampante è stata la differenza di atteggiamento di tutti i giocatori in campo e allora viene da pensare che, vuoi per modulo o per feeling, senza Bonucci possa andare persino meglio. Non dovremo aspettare molto per avere la riprova. Martedi si gioca a Verona con il Chievo e sabato arriva la Juventus. In entrambe le occasioni Bonucci sarà squalificato.
Detto questo il tutto sarà possibile Montella permettendo. Il Genoa è venuto a San Siro per ottenere al massimo un pareggio. Anche in superiorità numerica Juric non ha provato a vincere. Il Milan non c’è riuscito e ora avrà l’attenuante dell’inferiorità numerica. Di fatto siamo in testa nella colonna di destra della classifica, un disastro.
Riavvolgiamo il nastro al minuto zero. Ma avete visto la formazione? Zapata e Rodriguez a fare i centrali con Bonucci (con Romagnoli e Musacchio in panca), una sola punta con Silva e Cutrone seduti a guardare. Kalinic è stato tra i peggiori, però forse non fosse stato l’unico a provare a metterla… In molti hanno gridato al coraggio per i molti giocatori offensivi in campo insieme: Calhanoglu, Suso, Bonaventura, Borini e Kalinic. Stesso discorso di tre giorni fa, se chi li deve assemblare non sa farlo è tutto inutile. Tutti hanno provato a risolverla a modo loro, senza giocare da squadra. Ma come fanno ad esserlo senza indicazioni precise e senza giocare insieme con continuità? Quante formazioni ha cambiato Montella da inizio anno? Semplice calcolarlo, corrispondono alle partite sin qui disputate.
Purtroppo pensare ad alternative ora non è facile. Se il fine è prendere un allenatore con la A maiuscola a fine stagione è difficile ipotizzare un sostituto a termine. Poi, sia in caso di avvicendamento o permanenza, che motivazione può avere un mister che non siederà più in panchina l’anno seguente. E da ultimo, ma non da meno, con quali motivazioni potrà pensare la società di attrarre un top mister a fine anno con un Milan non in Champions?
Situazione molto grigia. Se però l’ipotesi Bonucci fosse valida i compagni ora potrebbero dimostrare che senza di lui le cose vanno meglio. Così potrebbe fare Montella tornando per almeno due partite a quattro. Il risultato non cambia: serve intanto una vittoria a Verona e, ho visto il Chievo, non sarà niente facile.
Se invece le cose andranno male Bonucci potrà tornare più sollevato, con lui o senza nulla cambia, e provare a diventare il leader non per autoacclamazione.