I miei Eroi di Monaco (2)
…andiamo avanti con la mia galleria di fusti monegaschi.
Solo una ovvia precisazione: non parlo dei piloti che, per ragioni anagrafiche, non ho visto personalmente all’opera.
4) STEFANO MODENA.
Ebbene, sì.
Può darsi che ad alcuni il nome e il cognome dicano poco, se non nada. Ed è un peccato, perchè Stefano Modena è stato uno dei migliori ‘manici’ sul circuito di Montecarlo.
Non sto scherzando.
Mi spiego.
Stefano, emiliano doc, veniva dal kart. Classe 1963, era dotato di un talento purissimo, affinato tramite esperienze acquisite sui macinini.
Nel 1991, con poche stagioni di Gp alle spalle, mise addirittura la Tyrrell Honda (la Tyrrell!, che era già un discreto paracarro, all’epoca) in prima fila, accanto ovviamente alla McLaren di Ayrton.
Non solo. Nel 1989, due anni prima, con una scassata Brabham Judd, era salito sul podio di Montecarlo, sia pure da doppiato, alle spalle del solito Ayrton e di Prost. Cioè, dico, Senna e il Professore. Tra l’altro quello è l’ultimo podio della storica scuderia fondata da Jack Brabham molto tempo prima. Nè credo che la Tyrrell, dopo il 1991, sia più partita dalla prima fila in un Gp (ma magari la memoria mi inganna).
Purtroppo Stefano, a dispetto della qualità, abbandonò prestissimo. A fine 1992 si ritirò dalla F1. Aveva una compagna molto dolce ed elegante, forse non estranea alla decisione di dire basta.
Fu un peccato, perchè Modena è tranquillamente tra i dieci migliori piloti da me ammirati a Montecarlo.
5) OLIVIER PANIS.
D’accordo, d’accordo.
Vinse a Monaco nel 1996, in una gara rocambolesca, andata oltre ogni logica. Però questo francese dal carattere spigoloso nel Principato sapeva guidare (nel 1997 arrivò quarto) e io ho sempre pensato che senza un bruttissimo incidente in Canada nel 1997, beh, forse questo Panis sarebbe diventato qualcuno.
Aggiungo che a Montecarlo il signor Olivier vinse pilotando una Ligier e la Ligier, non più di proprietà del mitico Guy ma controllata dall’uno e trino Briatore l’Ubiquo, la Ligier, dicevo, non toccava palla dal 1981 e dopo, prima di sparire, un marchio tanto celebre non ha mai più festeggiato un trionfo.
6) JARNO TRULLI.
Giusto per tornare al discorso proposto con riferimento a Modena.
Anche Jarno, kartista doc, a Montecarlo se la cavava da Principe.
Ricordo bene una sua mirabolante prima fila nel 2000, accanto alla Rossa di Schumi. Nella circostanza, l’abruzzese era uno stipendiato Jordan.
Certamente la vittoria del 2004 fu discretamente fortunosa, causa Zio tamponato nel tunnel, ma l’ho considerata una sorta di risarcimento per le molte ingiustizie che Trulli, seppur ben pagato, ha subito in carriera.
Del resto, nemmeno il trionfo monegasco gli fu di aiuto: Briatore l’Ubiquo, che già aveva deciso di puntare esclusivamente su Alonso, invece di essere contento si inviperì e di lì a pochi mesi lo licenziò, tanto per rimarcare la gratitudine Renault per un successo storico.
Oh, certo che in F1 di cose bizzarre ne sono accadute parecchie, eh…
(2, continua)