Se i pigs non comprano tedesco
Resa dei conti in Europa. Secondo l’istituto federale di Statistica di Wiesbaden le esportazioni nell’eurozona nel primo semestre 2012 sono calate dell’1,2% a 211,6 miliardi di euro. Un crollo nei paesi del Sud Europa: in Italia -8,2%. in Portogallo-14,3%, in Spagna -9,4% e Grecia -9,2%.
I numeri, in sostanza, stanno accreditando le previsioni più lucide e gli avvertimenti lanciati in tempi non sospetti alla Merkel: se l’Europa non tiene, anche la Germania da sola non ce la fa. E non è una questione di ripicca verso i “cattivi“ tedeschi, è questione di soldi in tasca.
Sono cresciute, per esempio, le esportazioni tedesche verso la Francia (+4,2%) e l’Olanda (+4,4%). Così come l’export verso le zone extra Ue (+11,1%): dal Giappone (+19,9%) agli Usa (+18,6%) alla Russia (+14,8%) alla Cina (+8,6%)