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I settembre, cattolici e ortodossi per la Custodia del Creato

La Chiesa cattolica e la Chiesa ortodossa celebrano il primo settembre la Giornata per la custodia del Creato.

I diversi momenti che saranno declinati nelle diocesi, sono stati in un certo senso preparati dalla riflessione che la Commissione per i problemi sociali, la giustizia e il lavoro e la Commissione per l’ecumenismo e il dialogo della Conferenza Episcopale Italiana, presieduta da mons. Mansueto Bianchi, vescovo di Pistoia, hanno predisposto per la settima ricorrenza della Giornata, con la prospettiva di “educare alla custodia del creato per sanare le ferite della terra”.
Tra ecologia del cuore ed ecologia del creato, si osserva come ci sia bisogno “di una pastorale che ci faccia recuperare il senso del ‘noi’ nella sua relazione alla terra, in una saggia azione educativa”.

La Bibbia presenta “una reciprocità da riconoscere davanti a luoghi dove la bellezza esteriore si è fatta segno di una bellezza interiore – pensiamo, ad esempio, ai tanti siti dove i monaci custodiscono il creato – ma anche davanti ai tristi scempi dell’ambiente naturale, provocati dal peccato degli uomini, evidente soprattutto nelle azioni della criminalità mafiosa”.

Viene preso ad esempio Bernardino da Siena che insieme all’azione evangelizzatrice, si adoperava per rafforzare i Monti di pietà e i Monti frumentari, “segni di una rinascita che dà al denaro il giusto valore, diventando anche precursore di quella ‘economia di fiducia’ che sola può guarire le ferite della nostra crisi, causata da avidità e insipienza”.

La Libreria editrice fiorentina ha per parte sua aiutato la riflessione sul tema editando ‘Grazia cosmica umile preghiera’ del patriarca di Costantinopoli Bartolomeos, che raccoglie i suoi interventi sull’ambiente, tema avvertito come profondamente unitivo dai cristiani.

Le strane oscillazioni della temperatura, gli uragani, i terremoti, le tempeste, l’inquinamento dei fiumi e dei mari, per il patriarca sono il risultato di azioni umane, “siano esse portate avanti alla luce del sole o compiute in segreto”.
Il patriarca aveva rilanciato alcuni anni fa la proposta del suo predecessore, Dimitrios, di cominciare l’anno liturgico, a settembre, celebrando la giornata per la salvaguardia del creato.

Nel solco di questa ricerca è scaturita la decisione nella chiesa cattolica, nel 2005, di accogliere quest’idea e di dedicarle il primo settembre così come nella chiesa ortodossa. Bartolomeo ha dedicato una parte del suo ministero a questo tema spendendosi non solo in interventi pubblici, quanto in iniziative e viaggi che hanno richiamato l’attenzione sulle emergenze ambientali. “La causa ultima di questo comportamento distruttivo – osserva Bartolomeos – è l’egocentrismo dell’uomo, espressione della sua ostinata alienazione da Dio e del suo tentativo di farsi dio egli stesso”.

All’uscita del volume l’arcivescovo monsignor Vincenzo Paglia, allora presidente della Commissione Cei per l’ecumenismo e il dialogo e oggi Presidente del Pontificio Consiglio per la famiglia, osservò come il libro di Bartolomeos raccolgae un vasto e complesso numero di contributi che sollecitano credenti e non credenti ad affrontare in maniera più cosciente e più responsabile “non solo la crisi ecologica, che sta diventando sempre più un’emergenza planetaria, ma soprattutto a intraprendere un rapporto nuovo con il creato per viverne la straordinaria ricchezza”.

Diversi gli appuntamenti in Toscana.

La Comunità del monastero di Siloe (a Poggio del Sasso, Grosseto) per il I settembre promuove un incontro, dalle 10 alle 17 offrendolo anche come contributo al cammino regionale verso la Prima Settimana Sociale dei cattolici della Toscana, che si svolgerà in autunno. Il tema scelto, infatti, “Creato e opera dell’uomo in Toscana”, è stata condiviso con il comitato promotore della Settimana “come ulteriore momento qualificato di riflessione all’interno del percorso avviato lo scorso 17 marzo a Firenze”.
Ai lavori di Siloe prenderanno parte il monaco camaldolese Salvatore Frigerio, Carlo Saveri (responsabile dell’Ufficio per la biodiversità di Siena), insieme a Mimmo Francavilla, direttore della Caritas della Diocesi di Andria, che interverrà sul tema ‘Custodi del Creato. Educare ai nuovi stili di vita nella Chiesa’. Nel pomeriggio alle 16, spettacolo teatrale a cura del Jobel Teatro. È possibile prenotare il pranzo con un contributo spese di 10 euro.

Presso il monastero è anche visitabile la mostra fotografica di Aurelio Candido sul paesaggio toscano.

Per informazioni: 338.8840088, mail: monasterodisiloe@infinito.it.

A Lucca la ‘Festa del creato’ viene celebrata per la quinta volta con una serie di iniziative, coordinate dall’ufficio pastorale Caritas e poste sotto il titolo ‘Punto a capo‘. Dalle 15 sotto il loggiato di Palazzo Pretorio, in piazza San Michele, musica e testimonianze di alternativa ecologica. Grazie all’ufficio per la Pastorale giovanile, i giovani avvicineranno i passanti per invitarli a fermarsi . Dalle 17 preghiera nella chiesa di San Giusto con la partecipazione dei diversi gruppi ecclesiali e conclusione con una preghiera ecumenica presieduta dall’arcivescovo Italo Castellani, dal pastore Maselli e da padre Liviu Marina, parroco della parrocchia ortodossa lucchese. Alle 21.15, presso il Teatro del Giglio, concerto di Angela Hewitt, grande interprete di Bach, con “L’arte della Fuga”.

Nella diocesi di San Miniato la Giornata del Creato sarà al cento di domenica 9 settembre, con momenti preparati a Santa Croce sull’Arno. Alle 15, nella sala parrocchiale Giovanni XXIII ‘Educare alla custodia del Creato per sanare le ferite della terra: le problematiche del nostro comprensorio’, tavola rotonda con interventi di mons. Fausto Tardelli, vescovo di San Miniato, Osvaldo Caponi, sindaco di Santa Croce sull’Arno, Michael Cantarella. Coordina don Romano Maltinti. Alle 18 liturgia presieduta da mons. Tardelli nella chiesa di Santa Cristiana. Alle 19, nel Centro parrocchiale, apericena e a seguire concerto dei Blu Confine con don Udoji.

Michele Brancale